Opere

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Impronte di paesaggio

Impronte di paesaggio

Silvio Lacasella

Una lunga striscia di luce percorre, in basso, tutto il dipinto; sotto di essa, una stretta lingua di terra designa un lontanissimo orizzonte. Al centro, quella lingua di colore più sordo s’impenna appena, quasi protendendosi verso la luce: è l’unico moto, questo breve rialzarsi della cresta di terra, che percorre la tavola, e che la sottrae al suo immoto silenzio.
Statua di Antinoo

Statua di Antinoo

Nel cortile interno di palazzo Koch si trova la grande statua di Antinoo rinvenuta nel 1886 durante la costruzione della sede della Banca d’Italia. Realizzata in marmo lunense nel II secolo d. C., essa replica uno dei ritratti del giovane favorito di Adriano che, nell’ottobre del 130, annegò nelle acque del Nilo.
Statua di Bodhisattva seduto in lalitasana

Statua di Bodhisattva seduto in lalitasana

La scultura è stata ricomposta da numerosi frammenti con integrazioni a stucco di tinta neutra. Il braccio destro di cui è ancora visibile la mano, si appoggiava alla gamba che si estende sino a raggiungere un bocciolo di loto nella parte inferiore della base, mentre la gamba sinistra è ripiegata sul piedistallo assumendo una posizione che mima il fiore di loto.
Statua di Bodhisattva stante (Avalokiteshvara Samanthamukha)

Statua di Bodhisattva stante (Avalokiteshvara Samanthamukha)

Presenta gravi mutilazioni nel fondo che è in parte ricostruito e nel volto, perduto per metà. La figura è in piedi e poggia su un fiore di loto. Un'iscrizione indica la data 691, vale a dire gli inizi della Dinastia Tang. Il fondo a cuspide su cui la figura poggia reca a basso rilievo il nimbo e le fiamme che lo circondano.
Senza titolo

Senza titolo

Tancredi Parmeggiani

“Penso che nei miei quadri si veda che lo spazio è curvo”, ha scritto una volta Tancredi: e questo motto sembra attagliarsi perfettamente a questo dipinto, ove una miriade di leggere e volitanti lamelle scure s’aggrumano al centro della composizione e diradano poi nelle quattro direzioni, offrendo la sensazione di un corpo convesso che graviti nello spazio.
Veduta dalla costa di Riomaggiore

Veduta dalla costa di Riomaggiore

Telemaco Signorini

D’uno dei più significativi protagonisti della vicenda dei macchiaioli a Firenze – Telemaco Signorini – si presenta qui, con una Veduta dalla costa di Riomaggiore, un documento di rilevante qualità.
Testa di Buddha o Bodhisattva

Testa di Buddha o Bodhisattva

La testa con traccia di cromia bluastra sui capelli è di datazione incerta ma è probabile che risalga all'epoca Ming, tra il XVI e il XVII secolo, cioè ad un momento in cui il gusto estetico cede il passo a una ricerca più decorativa. Potrebbe essere una testa di Buddha ma più probabilmente appartiene ad un giovane principe Bodhisattva.
Testa di Traiano

Testa di Traiano

La scultura presenta un fedele ritratto di Traiano, come si deduce anche dal confronto con le monete coniate tra il 108 e il 111 d. C., quando lo stato romano, sotto il comando dell’imperatore di origine ispanica, raggiunse la massima estensione territoriale.
Testa femminile

Testa femminile

Alla fine della dinastia Ming o all'inizio della Ch'ing (ovvero a una data successiva al 1368) risale questa bellissima Testa che potrebbe appartenere a una dama di corte o a un personaggio leggendario. Non è escluso che si tratti invece di una divinità buddhista o taoista, come sembrano suggerire l'espressione ieratica, le tipiche orecchie allungate, gli occhi socchiusi di cui si intravedono le pupille fisse nello sguardo della meditazione.
La cantoniera nuova

La cantoniera nuova

Ubaldo Oppi

Al centro dell’opera vi è una porzione di fabbricato la cui parete cieca è rosa, mentre la facciata bianca con finestre si offre alla luce. Alberi dalla chioma folta serrano quella porzione di fabbricato, sotto un cielo nel quale nuvole di diverso colore contendono lo spazio all’azzurro.

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