I percorsi tematici
Percorsi tematici
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La collezione Gualino
La raccolta d'arte di Riccardo Gualino, raffinato imprenditore piemontese, è stata senza dubbio una delle più importanti collezioni italiane del primo Novecento. La grande crisi del '29 portò al fallimento il collezionista che cedette la raccolta alla Banca d'Italia con cui aveva contratto un grosso debito.
Antico Oriente
Le opere d'arte estremo-orientale che nel 1931 entrarono a far parte della raccolta della Banca d'Italia e che ne costituiscono il più antico e prestigioso nucleo, provengono dalla collezione di Riccardo Gualino. Il grande e geniale imprenditore torinese fu costretto al fallimento dalla crisi del 1929-30 e di conseguenza anche la collezione gli venne sequestrata.
L’Antico e il Rinascimento
Le collezioni artistiche della Banca d’Italia comprendono un interessante gruppo di sculture antiche per lo più databili tra il II e il IV secolo d. C. Tra quelle rinvenute alla fine dell’Ottocento durante la costruzione di Palazzo Koch, la più rilevante è la statua di Antinoo, che evoca le equilibrate forme della cultura ellenica rilanciate dall’imperatore Adriano.
Il Seicento
I dipinti seicenteschi conservati in Palazzo Koch e in altre sedi della Banca d’Italia costituiscono un insieme di notevole interesse e rappresentano diverse personalità e tendenze della pittura del XVII secolo. Una tela giovanile di Claude Vignon è un significativo esempio del caravaggismo, la prima corrente di portata europea sorta a Roma sui modelli del Merisi.
Il Settecento
La pittura italiana del XVIII secolo è in particolare rappresentata da un nutrito gruppo di paesaggi, che permettono di ripercorrere le fasi più rilevanti di questo fondamentale genere artistico dell’epoca. Le dieci tele di Jan Frans van Bloemen detto Orizzonte fanno della raccolta di palazzo Koch il gruppo più numeroso di opere del maestro, dopo quello della Galleria Doria Pamphili.
Gli arazzi
Nei saloni di Palazzo Koch è conservato un significativo gruppo di arazzi antichi. Si tratta di un insieme di sedici pezzi, prodotti in diverse manifatture francesi e fiamminghe, che offre una qualificata campionatura della produzione europea dei secoli XVI e XVII.
Dal Neoclassicismo al “principio di verità”
L’Ottocento italiano è qui presente attraverso una serie di opere che mostrano come dalle fasi di passaggio tra il Settecento e il nuovo secolo – qui rappresentate da un’opera del grande scultore Antonio Canova – si pervenga ad un’arte che mira a stabilire un intenso rapporto con la realtà concreta delle cose e degli eventi umani.
Il Sud e il Nord nell’Ottocento italiano
L’antico svolgimento dell’arte italiana per scuole regionali prosegue, in modi nuovi, nel corso dell’Ottocento. Accanto alle proposte toscane, qui presentate nel loro specifico percorso, si distinguono sviluppi diversamente caratterizzati nel Sud e nel Nord del Paese.
E’ nel Sud, nella Napoli di fine Settecento e di primo Ottocento che si hanno i primi segni d’una fuoriuscita da un’arte attardata nella ripetizione stanca di moduli accademici.
Figurazione di inizio secolo
Le prime apparizioni di una pittura definibile di “avanguardia” si configurano, in Italia, con la tendenza “divisionista” di artisti come Previati e Segantini nati negli anni Cinquanta dell'Ottocento.
Dalla crisi delle espressioni tardo-ottocentesche alle avanguardie e al “ritorno all’ordine”
Nell’arte italiana dei primi tre decenni del Novecento – come del resto nell’arte in tutta Europa, ma con caratteristiche specifiche - si ha una situazione estremamente articolata. L’intreccio, la compresenza e talvolta la contaminazione di tendenze della più diversa origine e dei più diversi intenti, offrono un paesaggio artistico che non solo non può essere racchiuso in una formula riassuntiva, e ancora meno in un ismo, ma esige una lettura puntuale delle diverse situazioni in campo.