Statua di Bodhisattva stante (Avalokiteshvara Samanthamukha)

Statua di Bodhisattva stante (Avalokiteshvara Samanthamukha)

Statua di Bodhisattva stante (Avalokiteshvara Samanthamukha)

Presenta gravi mutilazioni nel fondo che è in parte ricostruito e nel volto, perduto per metà. La figura è in piedi e poggia su un fiore di loto.
Un'iscrizione indica la data 691, vale a dire gli inizi della Dinastia Tang.
Il fondo a cuspide su cui la figura poggia reca a basso rilievo il nimbo e le fiamme che lo circondano. Sul capo dieci piccole teste che riproducono lo stesso Bodhisattva sono intervallate da boccioli di loto. Una testa superiore e più grande è del Buddha Amithaba. Il Bodhisattva tiene nella mano sinistra il vaso dell'amrta attributo tipico del Bodhisattva Guanyin.
E' mutilo della mano destra che forse reggeva un fiore di loto.
Quando il duca Li Yuan, fondò nel 618 d.C la Dinastia Tang, si aprì per la Cina uno dei periodi più felici della sua storia. Se con gli Han la società e lo stato cinesi avevano per la prima volta trovato un assetto unitario, con la Dinastia Tang la Cina raggiunse per la prima volta condizioni di grande stabilità politica e tutte le province furono incorporate in un unico impero.
Il nuovo clima comportò un nuovo gusto e nuove forme che diventarono poi modelli di riferimento per le epoche successive.
Il nuovo secolo segnò una grande fioritura artistica sollecitata dalla crescente affermazione della religione Buddista che creò un potente legame tra Stato e popolo. La scultura Tang raggiunse nei primi cento anni un'alta qualità. L' interesse per il Buddismo si traduceva anche in una attrazione per quelle terre dove era nato il culto del Buddha. Monaci e pellegrini attraversavano l'Asia per raggiungere l'India e ne tornavano portando testi sacri, sculture e immagini che furono veicoli di influssi suggestioni centro asiatiche. Nacque un nuovo linguaggio, una sorta di naturalismo esotico che raggiunse il proprio apice nella scultura della provincia di Shanxi.

Cronologia

691 d.C.

Materia e tecnica

Pietra grigia

Misure

cm 155 x 53 x 32

Compilatore

Augusta Monferini

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