La Banca d'Italia presenta oggi la sua collezione di opere d'arte e sceglie di farlo non promuovendo la tradizionale edizione cartacea di un volume – o, presumibilmente, di più volumi: quanti sarebbero necessari a dar conto di quanto oggi si pubblica – ma dando corso a un repertorio delle opere di carattere digitale, collocato all'interno del proprio sito web istituzionale.
L'obiettivo è rendere più facilmente accessibile la visione di un patrimonio artistico che, a partire dalla storica acquisizione della collezione Gualino avvenuta nel 1930 a seguito del fallimento dell'imprenditore, si è incrementato nel tempo con periodici acquisti, mai casuali, ma funzionalmente orientati a colmare le lacune più significative in base alle offerte più convenienti di mercato, secondo un disegno che, avendo come premessa i tesori orientali della collezione Gualino, segue lo svolgimento dell'arte italiana e non si esime dall'offrire, nel contempo, il proprio contributo, prima di tutto ideale, alla sua crescita.
Sarà così possibile a ogni appassionato dell'arte venire a conoscenza di un vero e proprio museo che, pur nei suoi limiti, spazia attraverso secoli e continenti, offrendo una documentazione preziosa, non sottratta al pubblico, ma anzi offerta in tutta la sua consistenza.
Nell'organizzare il materiale nei 20 "Percorsi" presenti nel sito si è cercato di conciliare l'esigenza di far emergere nuclei caratterizzati e pienamente giustificati sul piano storico-critico con la complessità e varietà delle opere raccolte in occasioni molto diverse.
Posto come primo tema quello del "collezionismo" poiché storicamente la raccolta della Banca prende inizio da una collezione privata, la trattazione (che comprende un'assai articolata varietà di opere dalla scultura, alla pittura, agli arazzi) prosegue con i percorsi che dal mondo antico si inoltrano nel Rinascimento e, da questo momento nodale, si estendono sino al Seicento e al Settecento, privilegiando le diverse espressioni del paesaggio e della veduta.
Nutrita è la presenza nella collezione della Banca d'Italia di testimonianze delle diverse tendenze che tra Ottocento e Novecento si confrontano, si oppongono e si contaminano: dal neoclassicismo, al divisionismo, dalle avanguardie storiche del primo Novecento, alle esperienze artistiche avviate tra le due guerre, con uno specifico spazio riservato a tre personalità determinanti, sebbene isolate, nel contesto artistico del XX secolo: Morandi, de Pisis e Pirandello.
Gli ultimi percorsi sono dedicati alle aperture in termini di conoscenze e di scambi provocati, con la fine della politica autarchica del regime, dai nuovi orizzonti internazionali.
I nuovi sviluppi e gli inediti contrasti tra opzioni figurative astratte e informali sono i temi dei percorsi che raccolgono le molte significative opere provenienti dal vivacissimo contesto del secondo dopoguerra italiano, giungendo poi alle diversificate espressioni artistiche degli anni sessanta e dei decenni successivi.
La selezione di dipinti e di sculture che il repertorio odierno raccoglie e rende pubblica dimostra quanto vasti siano divenuti nel tempo i criteri che guidano gli incrementi della raccolta. Una raccolta alla quale mostre di largo impegno e di sicura istanza filologica sempre più di frequente fanno riferimento, con la richiesta di prestiti e di autorizzazioni a riprodurre le opere della collezione.
Fabrizio D'Amico
Antonio Del Guercio
Augusta Monferini
Alessandro Zuccari