Al centro dell’opera vi è una porzione di fabbricato la cui parete cieca è rosa, mentre la facciata bianca con finestre si offre alla luce. Alberi dalla chioma folta serrano quella porzione di fabbricato, sotto un cielo nel quale nuvole di diverso colore contendono lo spazio all’azzurro.
Questo quadro è del 1929, dunque della fase centrale, più significativa, della carriera di Ubaldo Oppi.
E’ bene evidente la particolare flessione della cultura figurativa di “Novecento” che egli attua.
La sua modalità di “ritorno all’ordine” si segnala certamente per il richiamo ad antiche lezioni dell’arte dei Primitivi, ossia ad un’arte non classica, e anteriore al Rinascimento.
Al tempo stesso tuttavia, la frequentazione della Mitteleuropa inscrive sul suo novecentismo la traccia palese del simbolismo böckliniano. Una traccia che, bisogna aggiungere, si sposa con quella della Metafisica dechirichiana, che in lui come in altri artisti, italiani e stranieri, si ripropone al livello d’una riarticolazione figurativa.
Ubaldo Oppi, La cantoniera nuova
La cantoniera nuova
Dipinto
XX Sec.
Paesaggio

Artista
Cronologia
1929
Materia e tecnica
Olio su tela
Misure
cm 76 x 67
Compilatore
Antonio Del Guercio