L’antico svolgimento dell’arte italiana per scuole regionali prosegue, in modi nuovi, nel corso dell’Ottocento. Accanto alle proposte toscane, qui presentate nel loro specifico percorso, si distinguono sviluppi diversamente caratterizzati nel Sud e nel Nord del Paese.
E’ nel Sud, nella Napoli di fine Settecento e di primo Ottocento che si hanno i primi segni d’una fuoriuscita da un’arte attardata nella ripetizione stanca di moduli accademici. Favorita anche dalla presenza di artisti stranieri, in particolare gli inglesi Bonington e Turner, la Scuola di Posillipo propose uno sguardo nuovo sul paesaggio: una visione nella quale il colore si modula nella vibrazione della luce, e nella quale la natura appare al tempo stesso come specchio e come fonte delle emozioni.
Il corso della vicenda dell’arte nel Mezzogiorno è qui documentato da artisti che dal primo Ottocento s’inoltrano nella seconda metà del secolo sino alle soglie del Novecento: da Consalvo Carelli ai fratelli Giuseppe e Filippo Palizzi, da Edoardo Dalbono a Giuseppe De Nittis, sino a Vincenzo Gemito e al più tardo Francesco Paolo Michetti, per il quale qui si rinvia ad altro percorso (cfr. “Figurazione di inizio secolo”).
Nel Nord è Francesco Hayez, veneto attivo a Milano, ad avviare sin dagli anni Venti un nuovo corso: a partire da una cultura di tipo neoclassico, che egli volge poi in direzione romantica, pervenendo ad un’emozionata partecipazione nei ritratti come nei temi storici nei quali sono evidenti le allusioni alle aspirazioni risorgimentali.
I successivi sviluppi attorno nella seconda metà del secolo e sino alle soglie del Novecento appaiono qui testimoniati da Daniele Ranzoni, Giovanni Segantini, Angelo Morbelli, Vittorio Avondo e Lorenzo Gignous.
Ancorata in realtà locali nella dialettica tra Sud e Nord, l’arte italiana dell’Ottocento, anche se in una posizione non centrale, mantiene lungo tutto il secolo un rapporto originale con gli sviluppi europei, da quelli inglesi agli inizi del secolo a quelli francesi nel secondo Ottocento.
Per gli artisti del Sud, ad attrarre l’attenzione sono soprattutto le vicende inglesi e francesi sino alla metà del secolo e oltre sino ad incontrare l’impressionismo. Nel Nord, dopo la prima fase romantica avviata da Hayez, l’incontro tra realismo e simbolismo, che ha in Segantini un protagonista primario, sarà seguito da interlocuzioni con esperienze francesi di fine secolo, tra divisionismo e accenti d’intensa partecipazione alle realtà sociali del Paese.
Il Sud e il Nord nell’Ottocento italiano
Il Sud e il Nord nell’Ottocento italiano
label_opere
Ulisse alla corte di Alcinoo re dei Feaci
Attorno alla presenza centrale del re dei feaci i personaggi si protendono verso il lato destro dell’opera, in direzione di Ulisse, con lieve inclinazione dei corpi a sottolineare la loro partecipazione intesa all’evento.
Dipinto
XIX Sec.
Biblico - Storico - Mitologico
Tramonto a Bacoli
Come nella Penisola sorrentina al tramonto, anche in Tramonto a Bacoli il paesaggio è segnato dagli alberi che si erigono – qui ai due lati dell’opera – aprendosi verso un orizzonte dominato da un cielo luminoso.
Dipinto
XIX Sec.
Paesaggio
Il Temporale
Il Temporale di Giuseppe Palizzi presenta un’immagine addensata attorno al blocco figurativo costituito dalla mandria di bovini quasi raccolti a difesa dall’inclemenza del tempo. Il pelame chiaro d’una parte degli animali sembra concentrare su di sé la scarsa luce che proviene da uno squarcio nel buio cielo tempestoso.
Dipinto
XX Sec.
Paesaggio
San Bernardo a Pollone
Nel San Bernardo a Pollone, del 1882, Delleani presenta un brano di natura che s’impone energicamente al riguardante per la varietà ricchissima dei verdi di prato e di arbusti, e per l’animazione d’un cielo nel quale nubi scure e nubi chiarissime sembrano combattersi.
Dipinto
XIX Sec.
Paesaggio
Ragazzo che munge nella stalla
In questo piccolo carboncino su carta, da collocare nella fase del lungo soggiorno di Segantini nei Grigioni, dal chiuso orizzonte della stalla un fioco lume fa irrompere la scena della mungitura, nella quale lo spazio appare pienamente occupato dall’azione del mungitore.
Dipinto
XIX Sec.
Figurativo
Quiete
Nella Quiete di Vittorio Avondo, cielo e mare dominano la visione, riducendo all’estremo, quasi respinta verso la parte destra del dipinto, la presenza della terra. Un cielo immoto, un mare altrettanto fermo, privo di moti dell’acqua, e cielo e mare sono parimenti segnati da tonalità malinconiche.
Dipinto
XIX Sec.
Paesaggio
La punta di Pallanza
Gli unici e sporadici dipinti dedicati al paesaggio da Daniele Ranzoni furono quelli dedicati al lago Maggiore sulle cui sponde era nato e aveva trascorso la vita. In questa intensa veduta del lago, Ranzoni offre un saggio della sua raffinata sensibilità alla luce e al colore. Il dipinto è databile agli ultimi anni dell'artista che muore nel 1889.
Dipinto
XIX Sec.
Paesaggio
Pescatorello con canna
Nel tema del Pescatorello, al pari delle altre sue opere nelle quali compaiono personaggi napoletani tipici, essenzialmente dei ragazzi, Vincenzo Gemito innesta sul suo straordinario talento di virtuoso e sulla sua intima vocazione veristica i risultati della propria intensa frequentazione delle opere ellenistiche del Museo di Napoli.
Scultura
Figurativo
Penisola sorrentina al tramonto
La penisola sorrentina al tramonto di Giacinto Gigante esibisce un paesaggio che si protende verso il mare, e che occupa quasi tutto lo spazio dell’opera, il cui ultimo confine è costituito dal delicato rosseggiare del tramonto sotto un cielo caldamente luminoso.
Dipinto
XIX Sec.
Paesaggio
Paesaggio fluviale con caseggiati e lavandaie
Opera della fine degli anni Trenta dell’Ottocento, dunque ancora di fase giovanile durante il soggiorno romano, questo Paesaggio fluviale presenta una soluzione che collega due ispirazioni: le nuove idee d’uno sguardo diretto al paesaggio e l’allestimento – in qualche modo scenico – d’una composizione che mira a soddisfare un più tradizionale senso d’armonia.
Dipinto
XIX Sec.
Paesaggio
Nomina di Pietro Rossi di Parma a comandante delle forze di terra
All’interno d’una sala di castello medievale, attorno a Pietro Rossi si aggregano, stretti alla sua figura, famigliari, bambini e armigeri. Il gruppo raccolto al centro del dipinto sembra prendere luce dalla parte posteriore della sala, e vi spiccano il velo bianco della donna, la tunica rossa d’un soldato e il metallo degli elmi.
Dipinto
XIX Sec.
Biblico - Storico - Mitologico
Mucca e vitello
Come nell’Interno d’una stalla, anche Mucca e vitello presenta al riguardante l’apparizione d’una scena semplice: due animali custoditi da una giovinetta, entro un luogo che sembra una radura di bosco aperta su un prato. Al centro dell’opera il pelame chiarissimo della mucca squarcia lo spazio dell’evento, a contrasto forte col pelame scuro del vitello.
Dipinto
Figurativo
Meina
Il paesaggio di questa zona del novarese tra lago e collina si allunga in orizzontale, con la parte destra occupata dalla collina scura che va digradando verso lo sfondo, mentre il lago, all’inverso, dallo sfondo si spinge verso il primo piano, via via allargandosi.
Dipinto
Paesaggio
Il mazzo di giunchiglie
Questo piccolo dipinto offre la visione, che la pennellata veloce ed essenziale rende quasi fuggevole, d’un personaggio femminile visto di spalle dal cui fianco destro un bianchissimo mazzo di giunchiglie sporge ricco di luce.
Dipinto
XIX Sec.
Figurativo
Marina con barche e pescatori
Questa Marina con barche e pescatori presenta una struttura estremamente semplice: tra cielo e mare, una barca da pesca con le due vele grandi dispiegate l’una accanto all’altra. La vela più vicina al riguardante è orientata nella direzione opposta all’orizzonte solare, e dunque appare scura mentre l’altra, in parte nascosta dalla prima, accoglie la luce.
Dipinto
XIX Sec.
Paesaggio
Interno di stalla con mucche e contadini
Come in altre sue opere, in questo Interno di stalla con mucche e contadini Filippo Palizzi si abbandona ad un affettuoso rapporto con realtà semplici, colte nella loro immediata quotidianità, dandone conto con sentimento partecipe.
Dipinto
XIX Sec.
Figurativo
Fuochi sul mare alla Festa del Carmine
L’opera, da collocare nella parte finale dell’attività di Dalbono, presenta i fuochi d’artificio sullo sfondo lineare della riva che essi illuminano, mentre in primo piano, spostata verso il lato destro del dipinto, una barca reca personaggi presenti allo spettacolo.
Dipinto
XIX Sec.
Paesaggio
Il Foro di Pompei II
Il linguaggio di De Nittis si piega con estrema sensibilità alle nature diverse delle cose rappresentate: così, in questa seconda variante del tema del Foro di Pompei, le forme sono segnate dall’incontro – l’impatto si vorrebbe dire – tra luce e materia petrosa.
Dipinto
Paesaggio
I fiori bianchi
Il volto infantile ma attento del giovinetto emerge dal buio, giocato sul contrasto tra i chiari e gli scuri: il ramo di fiori bianchi squilla sulla giubba di un nero assoluto. Ha il capo leggermente inclinato e rivolto verso un qualcosa o un qualcuno 'fuori campo', sotto la massa morbida di riccioli ravvivati da colpi di luce.
Dipinto
XIX Sec.
Figurativo
Cacciatore nella foresta tropicale
L’opera presenta un paesaggio forestale immaginario, misto d’alberi esotici e d’alberi di più incerta essenza. Il paesaggio sembra rinserrarsi in se stesso, lasciando due piccole aperture di cielo sullo sfondo.
Dipinto
XIX Sec.
Paesaggio
Bimba al sole
L'uso della luce che anima il colore ora in brucianti accensioni ora attenuandolo in zone d'ombra, è stato sin dai primi anni della sua formazione nell'Accademia di Napoli, quando frequentava le riunioni della “Repubblica di Portici”, il problema centrale della ricerca di Francesco Palo Michetti.
Dipinto
XIX Sec.
Ritratto