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Giochi in riva al lago (o anche Giorno di Festa)

Giochi in riva al lago (o anche Giorno di Festa)

Ettore Tito

Più che un' opera definitiva sembrerebbe uno studio o un appunto, inteso a imbastire una composizione intorno allo scorcio audace della punta di terra scura che si proietta sull'acqua. La lingua nera su cui è stata tratta a riva la barca, si protrae nella luce argentata del lago. Un gruppetto di bambini corrono in direzione dell'acqua.
Coup d’oeil

Coup d'oeil

Fabrizio Clerici

L'artista rielabora visioni ispirate dalla metafisica di De Chirico in uno stile profondamente diverso, sia per la qualità del disegno sia per le tonalità dei colori. Questi ultimi, chiarissimi, delineano nel presente dipinto lievi gradazioni di ombre sulle pareti di una stanza il cui pavimento è prospetticamente impostato da una fuga di linee azzurrine intervallate di nuovo da tonalità grigie.
Donne allo specchio

Donne allo specchio

Fausto Pirandello

Due donne di profilo tendono i loro volti e i loro corpi verso uno specchio che riflette un terzo personaggio non rappresentato direttamente. La totale “ferialità” della scena d’interno, d’ambiente palesemente popolare, è sottolineata dall’abbigliamento delle donne e dall’immobilità quasi passiva delle due donne, che rafforza l’assenza radicale d’ogni idea di “posa”.
Oggetti elettrici

Oggetti elettrici

Fausto Pirandello

Piccoli, indeterminati “oggetti elettrici” stanno raccolti su un tavolo che s’impenna altissimo al centro della composizione; accanto, solo una cartella azzurra, e un bicchiere: niente più. Al solito, le nature morte di Pirandello sono costruite con poco, quasi che i poveri suoi pretesti visivi siano stati raccolti sul piano di posa da un casuale colpo di ramazza; governate da un accordo tonale di pochi colori di terra nel cui concerto risuona, spesso, una nota d’azzurro.
Ombre estive

Ombre estive

Fausto Pirandello

Un gruppo d’alberi occupa tutto lo spazio del cartone, saturandolo, e come tramandolo d’ansia: quasi a significare che nemmeno davanti ad uno squarcio di paese Pirandello riesce a placare il suo sguardo tormentato sulle cose.
Paesaggio di Anticoli

Paesaggio di Anticoli

Fausto Pirandello

Il paese di Anticoli, piccolo borgo asserragliato su un colle laziale, era meta, fin dagli anni Venti, di lunghi soggiorni di numerosi pittori romani, e non solo (vi soggiornò anche Arturo Martini): Pirandello ne ritrasse sovente le falde dei monti che lo cingono, e la sottostante vallata. Come in lui usuale, l’orizzonte altissimo racchiude e costringe la composizione a un pugno stretto di materia quasi ingovernata – ove dominano i verdi e i colori di terra - aggredita dalla spatola e dal rovescio del pennello.
Trama di nudo

Trama di nudo

Fausto Pirandello

Una figura di donna – frontale, nuda, le mani raccolte in grembo – occupa l’intera spazialità del dipinto. Si direbbe anzi che il supporto, il cartone di risulta di cui sempre nel dopoguerra Pirandello avrebbe scelto di servirsi, non basti a contenerla tutta, quella misera e inamena figura: in alto e in basso, il volto e le gambe sono come crudelmente tagliate.
La quiete

La quiete

Felice Carena

Alla Biennale veneziana del 1922 Gualino era rimasto colpito da un grande quadro: La Quiete di Felice Carena,che non era in vendita. Mosso da ammirazione per questo che è probabilmente il capolavoro del pittore torinese aveva chiesto all'artista di dipingerne una seconda versione per la sua collezione, quella ora conservata a Palazzo Koch.
Studio per Daphne a Pavarolo

Studio per Daphne a Pavarolo

Felice Casorati

Lo Studio per Daphne a Pavarolo, del 1933-1934, è fedele allo schema dell’opera definitiva. Esso presenta un personaggio femminile seduto, in posizione frontale anche se il corpo è leggermente spostato verso la parte sinistra del dipinto.
Il Tevere da via Ripetta

Il Tevere da via Ripetta

Ferruccio Ferrazzi

Il Tevere da via Ripetta è costruito su una fuga prospettica che da un balcone precipita verso il fiume, in una serie vertiginosa di avvitamenti dei volumi delle case affacciate su un orizzonte che coincide con i limiti della città. Gamme calde, offerte al sole, contrastano con i verdi cupi degli alberi che fiancheggiano il Tevere.

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