Il paese di Anticoli, piccolo borgo asserragliato su un colle laziale, era meta, fin dagli anni Venti, di lunghi soggiorni di numerosi pittori romani, e non solo (vi soggiornò anche Arturo Martini): Pirandello ne ritrasse sovente le falde dei monti che lo cingono, e la sottostante vallata. Come in lui usuale, l’orizzonte altissimo racchiude e costringe la composizione a un pugno stretto di materia quasi ingovernata – ove dominano i verdi e i colori di terra - aggredita dalla spatola e dal rovescio del pennello.
Pure, rispetto ad altre immagini di questo ultimo tempo di guerra, in cui il pittore alternò periodi trascorsi ad Anticoli con un soggiorno romano, durante il quale egli trovò provvisoriamente asilo in un locale dell’Accademia di Francia a Villa Medici, questo paese appare assai meno drammatico, immerso com’è in una luminosità lieve e diffusa. Molti dei recenti paesaggi anticolani (non si può dire se questo stesso rientri in quel novero) furono poi esposti nella vasta personale (più di quaranta opere) che il pittore tenne alla galleria del Secolo, e di cui scrisse con un minimo di insolito orgoglio, poco dopo, alla sorella Lietta, in Cile: (“la mostra è stata una delle meglio riuscite quest’anno a Roma”).
Fausto Pirandello, Paesaggio di Anticoli
Paesaggio di Anticoli
Dipinto
XX Sec.
Paesaggio
Artista
Cronologia
1944
Materia e tecnica
Olio su tavola
Misure
cm 42 x 61
Compilatore
Fabrizio D'Amico