Le opere
Opere
Numero risultati: 282
Composizione
Giulio Turcato
Poche forme ispirate a canoni rigorosamente geometrici si incastrano l’un l’altra sulla piccola superficie del dipinto; le riempiono un rosso e un nero, un bianco purissimo e un tenue colore d’acqua, ciascuno, al loro interno, non toccati dal chiaroscuro: colori, tutti, quasi didascalicamente puri, lontani dal rendere qualsiasi sensazione atmosferica.
Astratto
Dipinto
XX Sec.
Lenzuolo di San Rocco
Giulio Turcato
Carte e cartemonete compongono una strana figura verticale, che s’alza enigmatica su un fondo sabbioso, senz’ombra. Ancora una volta l’immagine vuole pertinacemente la superficie, né cerca un’illusione di profondità, che la stringerebbe al mondo.
Astratto
Dipinto
XX Sec.
Officina
Giulio Turcato
I fabbricati industriali si presentano come pure forme geometriche esaltate dai contrasti tra gamme cromatiche pure, di bianco luminoso, di blu cupo e di rosso scuro.
Il tema della bidimensionalità, che ben presto prenderà campo nelle sue opere astratte segna quest’opera con l’abbandono radicale d’ogni illusionismo prospettico, è qui svolto da Turcato in una soluzione limpidamente evidente.
Astratto
Dipinto
XX Sec.
Porto
Giulio Turcato
Tralicci, ponteggi, altre imprecisate strutture rievocano la densa attività che contraddistingue un cantiere portuale. Un ambiente di lavoro, dunque: ma tutto vi avviene sulla superficie, senza fughe prospettiche verso un fondo solo sommariamente indicato da pochi colori purissimi (l’ocra ad indicare la terraferma, sovrastato dall’azzurro del mare), irrelati ad una plausibile rappresentazione naturalistica.
Astratto
Dipinto
XX Sec.
Reticolo
Giulio Turcato
“Forme di pura invenzione lirica s’intrecciano e si sovrappongono secondo il ritmo dell’emozione, creando uno spazio che è spazio poetico”; così scrisse Palma Bucarelli, allora direttrice della Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma, introducendo la vasta sala personale che la XXIX Biennale di Venezia dedicava, per la prima volta, a Turcato.
Astratto
Dipinto
XX Sec.
Adorazione dei Magi
Giuseppe Bartolomeo Chiari
La tela, notevole esempio dell’arte di Chiari, raffigura l’Adorazione dei Magi conferendo all’episodio evangelico elementi tratti dalle fonti apocrife: i saggi giunti da Oriente sembrano infatti identificati con Melchiorre re dei Persiani, Baldassarre re dell’India e Gaspare re d’Arabia.
Dipinto
Religioso
XVII Sec.
Il Foro di Pompei II
Giuseppe De Nittis
Il linguaggio di De Nittis si piega con estrema sensibilità alle nature diverse delle cose rappresentate: così, in questa seconda variante del tema del Foro di Pompei, le forme sono segnate dall’incontro – l’impatto si vorrebbe dire – tra luce e materia petrosa.
Dipinto
Paesaggio
Il mazzo di giunchiglie
Giuseppe De Nittis
Questo piccolo dipinto offre la visione, che la pennellata veloce ed essenziale rende quasi fuggevole, d’un personaggio femminile visto di spalle dal cui fianco destro un bianchissimo mazzo di giunchiglie sporge ricco di luce.
Dipinto
Figurativo
XIX Sec.
Aci e Galatea
Giuseppe Diamantini
Il soggetto della tela, tratto dagli Idilli di Teocrito, illustra l’amore di Galatea per l’avvenente pastore Aci. Il mito narra che il ciclope Polifemo, a sua volta innamorato della bella nereide, uccise il giovane siciliano scagliandogli addosso un enorme masso. Galatea, pur di tenere in vita il ricordo dell’amato, trasformò il sangue di Aci nel fiume presso Catania che ne prese il nome.
Biblico - Storico - Mitologico
Dipinto
XVII Sec.
Cacciatore nella foresta tropicale
Giuseppe Palizzi
L’opera presenta un paesaggio forestale immaginario, misto d’alberi esotici e d’alberi di più incerta essenza. Il paesaggio sembra rinserrarsi in se stesso, lasciando
due piccole aperture di cielo sullo sfondo.
Dipinto
Paesaggio
XIX Sec.