Giuseppe Palizzi (Lanciano 1812 – Parigi 1888) appartiene, assieme al fratello Filippo, ad una dinastia di pittori che ha notevolmente contribuito alla vicenda artistica dell’Italia meridionale nell’Ottocento. Anche per lui, come per Giacinto Gigante, è di primaria importanza la lezione degli artisti, francesi inglesi e olandesi, che contribuirono a fare di Napoli un centro artistico e culturale in rapporto con l’Europa.
Rilevante appare tuttavia l’effetto del soggiorno parigino iniziato nel 1844. All’esempio già meditato di Corot, Giuseppe connette ora a Parigi quello del possente realismo di Courbet. Di nuovo a Napoli nel 1854 per un breve tempo, egli trasmette al fratello Filippo i nuovi dati culturali attinti a Parigi, ma ritorna nella capitale francese per compiere l’intera sua carriera nel contesto fervido che ne caratterizza la ricerca di linguaggi dell’arte.
La sua posizione resta tuttavia in disparte rispetto al percorso centrale dell’arte francese dopo gli anni Sessanta, avviata all’impressionismo: le sue opere sono infatti segnate da un rapporto – del tutto originale - tra la nuova cultura pittorica napoletana e il paesaggismo tra romantico e realista elaborato dagli artisti francesi attivi dagli anni Trenta in poi, e successivamente caricato d’intensa materialità da Courbet.
Giuseppe Palizzi
Giuseppe Palizzi (Lanciano 1812 - Parigi 1888)
XX Sec.
XIX Sec.