Opere

Numero risultati: 282

Senza titolo

Senza titolo

Umberto Mastroianni

La struttura è risolta in elementi verticali e orizzontali, secondo un ulteriore scarto formale dell'artista che accentua con il forte contrasto di luce-ombra la scomposizione del volume. Lame dorate in forte aggetto sono inserite nel fianco della struttura che si sviluppa in verticale, tagliandola al centro.
Uomo su Bufalo

Uomo su Bufalo

Il dipinto ha un supporto in seta la cui ossidazione causata dalla luce ha reso le figure meno nitide di quanto dovevano essere in origine. Una bordura damascata sembra appartenere alla cornice originale .
Vajrabhairava

Vajrabhairava

Il tanka è un arredo usato dai monaci per la predicazione itinerante. Ben conservato soprattutto nelle tonalità del colore vivo e squillante. Una cornice di broccato scuro intessuto con fili d'oro che mimano le nuvole ha valore di saluto augurale di “lunga vita”.
Vaso Fang Hu

Vaso Fang Hu

Il Fang hu, è un vaso a base quadrata. Oggetto rituale, serviva come recipiente per il vino nelle cerimonie. La bocca piccola e quadrata, impostata su un collo slanciato si apre su un corpo dal profondo bacino che si allarga gradualmente seguendo la morbida curva delle spalle sino alla base.
Vaso Fang Lei

Vaso Fang Lei

Il Fang lei è un vaso rituale architettonicamente solenne che veniva usato nelle cerimonie come recipiente per il vino. Ha una pianta rettangolare, un collo allungato, una bocca larga a tromba e un corpo dalle larghe spalle scandito su quattro lati che si allarga dalla base verso l'alto per poi restringersi in una fascia decorata in corrispondenza del collo.
Pescatorello con canna

Pescatorello con canna

Vincenzo Gemito

Nel tema del Pescatorello, al pari delle altre sue opere nelle quali compaiono personaggi napoletani tipici, essenzialmente dei ragazzi, Vincenzo Gemito innesta sul suo straordinario talento di virtuoso e sulla sua intima vocazione veristica i risultati della propria intensa frequentazione delle opere ellenistiche del Museo di Napoli.
Giunone, Io ed Argo

Giunone, Io ed Argo

Vincenzo Malò

Il dipinto illustra la vicenda di Argo. Il celebre mostro, dotato di cento occhi, fu incaricato da Giunone, raffigurata al centro, di vegliare sulla giovane Io, sedotta da Giove e trasformata in una bianca giovenca. In aiuto dell’amata Giove inviò Mercurio, il quale riuscì a far chiudere tutti gli occhi di Argo servendosi del suono del flauto.
Senza titolo

Senza titolo

Vincenzo Satta

Sul fondo omogeneamente occupato da un giallo tendente all’ocra si dispongono, rapidi e guizzanti, dispersi sull’intera superficie della grande tela, i segni: anch’essi d’un solo colore, come incerto fra celeste e azzurro.
Quiete

Quiete

Vittorio Avondo

Nella Quiete di Vittorio Avondo, cielo e mare dominano la visione, riducendo all’estremo, quasi respinta verso la parte destra del dipinto, la presenza della terra. Un cielo immoto, un mare altrettanto fermo, privo di moti dell’acqua, e cielo e mare sono parimenti segnati da tonalità malinconiche.
L’apertura di una tomba in un’esedra antica

L’apertura di una tomba in un’esedra antica

Viviano Codazzi

La drammatica scena, dall’iconografia piuttosto inconsueta, è descritta in basso, tramite una serie di piccole figure dalle movenze tipicamente teatrali: da una tomba aperta, presso i resti colossali di una trabeazione, emerge la diafana figura di un fantasma o di un uomo risuscitato che terrorizza e mette in fuga gli astanti.

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