Le opere
Opere
Numero risultati: 282
Casa di riposo Bonacossa a Dorno Lomellin
Angelo Morbelli
La luce fioca filtra da due grandi finestre sulla sinistra, avvolgendo in un ambiente ampio e disadorno le sette donne. La scena disadorna riproduce come in un'istantanea un momento di penoso raccoglimento e di solitudine di queste vecchie riunite nell'ospizio e ritratte nell'inutile scorrere delle loro vite, al termine di una giornata.
Dipinto
Figurativo
XX Sec.
Dalla Colma
Angelo Morbelli
Morbelli arrivò tardi al Divisionismo. Infatti aveva quasi raggiunto i quarantanni quando nel 1891 partecipò con Segantini e Previati nella Esposizione Triennale di Milano, segnando l'avvio dell'esperienza divisionista italiana.
Dipinto
Paesaggio
XX Sec.
L'orto dell'artista
Angelo Morbelli
Con questa ariosa veduta aperta su un panorama che si inoltra in un orizzonte lontano, Morbelli ritorna sul tema amato del paesaggio amato della sua casa di campagna a La Colma di Rosignano.
Dipinto
Paesaggio
XX Sec.
Scena d’interno
Ambientata all’interno di una sorta di ufficio, da identificare probabilmente con una banca, la scena mostra vari gruppi di figure che parlano animatamente tra di loro. Si distinguono alcuni personaggi dalle capigliature e dagli abiti severamente scuri ed altri con vestiti dalle tonalità più sgargianti.
Dipinto
Figurativo
XVII Sec.
Madonna col Bambino e San Girolamo
Il delicato dipinto rappresenta la Vergine che si volge a san Girolamo, mentre il Bambino si discosta per un attimo dal seno della madre per benedire il santo. L’anziano dottore della Chiesa, che incrocia le braccia sul petto in segno di adorazione, è riconoscibile dal galero, il purpureo cappello cardinalizio appeso al ramo di un albero.
Dipinto
Religioso
XVI Sec.
Rilievo con la Santissima Trinità
Questo raffinato rilievo marmoreo, dalla forma vagamente ovale, presenta un’interessante raffigurazione della Trinità. Il primo piano è interamente occupato dal corpo del Cristo privo di vita, sorretto con delicatezza dalle braccia del Padre.
Religioso
Scultura
XVI Sec.
Due di febbraio
Antonio (Toti) Scialoja
Su due registri, che occupano la parte superiore e inferiore della composizione, si susseguono le impronte, che Scialoja ha impresso sulla tela con il tramite di una carta oliata, imbevuta di colore, e successivamente ‘battuta’ sul manto della pittura già a sua volta intriso di colore.
Astratto
Dipinto
XX Sec.
Notturno
Antonio (Toti) Scialoja
Il quadro presenta un breve tratto di paesaggio, che nella composizione rammenta l’organizzazione morandiana di questo tema, fra caseggiati eretti al centro del quadro e un cielo notturno appena squarciato da qualche cenno più luminoso.
Dipinto
Paesaggio
XX Sec.
Senza titolo
Antonio (Toti) Scialoja
Lunghi e stretti segmenti di carte precedentemente bagnate di colori l’uno con l’altro accordati (il registro tonale, qui, è quello delle ocra tendenti all’azzurro e al grigio) si susseguono paratatticamente sulla piccola superficie: quantità geometriche, soltanto, che sembrano aliene da ogni volontà di attestare slanci, passioni, grida dell’animo: come a lungo era stato in Scialoja.
Astratto
Dipinto
XX Sec.
Tre sabbie
Antonio (Toti) Scialoja
Tre doppie impronte si ergono in verticale nella composizione, saturandone lo spazio. L’immagine è grave, intransigente, quasi ostile; i tre corpi – rialzati da una spessa materia che unisce le sabbie ai pigmenti cromatici grazie ad un collante vinilico a presa rapida – appaiono come fiamme bianche e rosse, disponendosi in sequenza sulla superficie: come testimoni di un evento che abbia lasciato di sé un’eco dolorosa.
Astratto
Dipinto
XX Sec.