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Giuseppe Bartolomeo Chiari

Giuseppe Bartolomeo Chiari

Nato probabilmente a Roma nel 1654, si formò nella bottega di Carlo Maratta, accostandosi al suo stile a tal punto da esserne considerato l’allievo più fedele. La sua attività giovanile comprende una serie di affreschi, oggi perduti, per il casino Chigi alle Quattro Fontane, il completamento della cappella Marcaccioni in S. Maria del Suffragio (1682) ed un gruppo piuttosto cospicuo di pale d’altare e dipinti a soggetto mitologico, nei quali l’influenza di Maratta appare dominante.
Giuseppe De Nittis

Giuseppe De Nittis

Giuseppe De Nittis (Barletta 1846-Saint-Germain-en-Laye 1884) è uno dei più rilevanti artisti italiani dell’Ottocento. Egli avvia con i macchiaioli, a partire dal 1867, le sue soluzioni mature. Nello stesso anno, egli è allora ventunenne, si reca a Parigi e, tra ritorni in Italia e soggiorni londinesi, vi compie una brillante carriera.
Giuseppe Diamantini

Giuseppe Diamantini

L’artista marchigiano, nato a Fossombrone nel 1621, elaborò ben presto uno stile originale che fonde elementi dell’ambiente urbinate e romagnolo con le suggestioni ricevute a Roma e a Venezia, dove si legò a Pietro Liberi. A Bologna, inoltre, fu influenzato dalla scuola dei Carracci e da un probabile incontro con il conterraneo Simone Cantarini.
Giuseppe Palizzi

Giuseppe Palizzi

Giuseppe Palizzi (Lanciano 1812 – Parigi 1888) appartiene, assieme al fratello Filippo, ad una dinastia di pittori che ha notevolmente contribuito alla vicenda artistica dell’Italia meridionale nell’Ottocento. Anche per lui, come per Giacinto Gigante, è di primaria importanza la lezione degli artisti, francesi inglesi e olandesi, che contribuirono a fare di Napoli un centro artistico e culturale in rapporto con l’Europa.
Giuseppe Santomaso

Giuseppe Santomaso

Giuseppe Santomaso nasce a Venezia nel 1907. Precocemente dedito alla pittura, espone – già durante gli studi all’Accademia di Belle Arti della città natale – in collettive alla Bevilacqua La Masa, poi alla Biennale, dove esordisce nel ‘34 e dove sarà frequentissimamente invitato, e alla Quadriennale di Roma.
Giò Pomodoro

Giò Pomodoro

Nasce nel 1930 a Orciano di Pesaro. A Pesaro frequenta l'Istituto Tecnico per Geometri e nel '51 si diploma, ma non eserciterà mai la professione. Esordisce a Firenze nella Galleria di Fiamma Vigo dove espone per la prima volta “scritture automatiche “ su carta e tela.
Gregorio Sciltian

Gregorio Sciltian

Gregorio Sciltian (Nakhicevan, Armenia, 1900-Roma 1985) si forma all’Accademia di San Pietroburgo, ed esordisce giovanissimo con opere influenzate dalle avanguardie russe degli inizi del secolo. Emigra dalla Russia verso l’Austria, dove a contatto con i musei di Vienna prende la via che segnerà definitivamente il suo percorso.
Hendrik Frans Van Lint

Hendrik Frans Van Lint

Il fiammingo Hendrik Frans van Lint (Anversa 1684 – Roma 1763), nipote di Peter van Lint (Anversa 1609 – 1690) e padre di Giacomo (Roma 1723 – 1790), si specializzò a Roma nei generi del paesaggio e della veduta.
Ippolito Caffi

Ippolito Caffi

Ippolito Caffi (Belluno 1809 – Lissa 1866) si forma nella sua città natale e a Padova, e successivamente frequenta l’Accademia di Venezia. Ebbe vita così avventurosa da farne una delle vittime della sconfitta navale italiana al largo di Lissa.
Jacob Van Huchtenburg

Jacob Van Huchtenburg

Nacque a Haarlem nel 1644 e, assieme al più giovane e più noto fratello Johan, fu tra i principali esponenti della locale scuola pittorica della seconda metà del Seicento. Fu allievo in patria del vedutista Nicolaes Pieterszoon Berchem e, terminata la propria formazione, iniziò a viaggiare per l’Europa.

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