Jean Lemaire

Jean Lemaire (Danmartin-en-Göele 1601? - Gaillon 1659)

Capriccio con prospettive architettoniche
Capriccio con prospettive architettoniche

Originario di un paesino a nord di Parigi (Danmartin-en-Göele), dove nacque probabilmente nel 1601, dal 1624 la sua presenza è documentata a Roma; abitava all’epoca a via Frattina, nella parrocchia di S. Lorenzo in Lucina. A partire dal 1629 fu in contatto con l’erudito e collezionista Cassiano dal Pozzo; i suoi committenti di questo periodo sono tutti compresi nella corte di Urbano VIII Barberini, come Gian Maria Roscioli e lo zio di questi Angelo Giori. Dal 1633 fu accademico di San Luca e nel 1635 è attestato un suo soggiorno a Venezia; nell’ottobre del 1638 realizzò una grande tela per Filippo IV di Spagna destinata al Casino del Buen Retiro (ora al Prado).
Nel 1639 fece ritorno a Parigi e venne nominato custode del gabinetto di pittura di Luigi XIII, ricevendo numerose commissioni dal cardinale di Richelieu e dalla nobiltà cittadina. All’arrivo di Poussin nel 1641 partecipò alla decorazione della Grand Galerie del Louvre. Assieme al maestro francese tornò a Roma nel 1642, dove rimase probabilmente sino al 1651, quando era di nuovo presente alla corte parigina. Nel 1657 abbandonò la capitale per rifugiarsi a Gaillon, piccolo paese a nord-ovest di Parigi, dove morì nel 1659.