Jean Lemaire, Capriccio con prospettive architettoniche

Capriccio con prospettive architettoniche

Capriccio con prospettive architettoniche

La superficie della tela è interamente occupata da un maestoso insieme di architetture, distribuite attorno ad un vasto piazzale. Si tratta di edifici realmente esistenti e di altri liberamente ispirati all’architettura italiana del Cinque e del Seicento. In particolare, nella porzione di sinistra, è raffigurata una parziale rievocazione degli edifici del Campidoglio e delle antiche statue che vi sono esposte. Si riconoscono uno dei due Fiumi che sono ai lati della scalinata del Palazzo Senatorio, uno dei grandiosi Dioscuri e una idealizzata riedizione del Palazzo dei Conservatori. In posizione più arretrata, compaiono un’architettura turrita somigliante a Palazzo Venezia e un imponente porticato a due livelli che lascia intravedere un arioso paesaggio.
Nella Roma della prima metà del Seicento, il francese Jean Lemaire si specializzò in questo genere di vedute prospettiche, le cui architetture risultano mutuate dai libri oltre che dallo studio dal vero. In esse la presenza di figure è ridotta al minimo, diversamente da quanto faceva nello stesso periodo il bergamasco Codazzi. Questi personaggi, di proporzioni fortemente ridotte rispetto agli edifici, costituiscono l’unico elemento vitale dei quadri realizzati dal pittore francese. L’illuminazione, come in molte opere di Lemaire, ricopre un ruolo fondamentale e conferisce alle sue vedute un tono quasi metafisico.

Artista

Jean Lemaire

Cronologia

Quarto decennio del XVII

Materia e tecnica

Olio su tela

Misure

cm 74 x 98

Compilatore

Alessandro Zuccari

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