Renato Guttuso, Finestra sul verde

Finestra sul verde

Finestra sul verde

L’anta della finestra si apre in tralice a sinistra, e sottolinea con la strombatura sommariamente delineata la sua funzione essenzialmente prospettica: più oltre si apre, invaso di luce, governato dai gialli e dai verdi qui e là rialzati da rintocchi di rosa o d’azzurro, un brano di disordinata boscaglia, inquadrata dal vano scuro della finestra e come proiettata su di uno schermo cinematografico.
Il dipinto porta iscritta la data del 1946, e probabilmente risale ad uno degli ultimi mesi dell’anno: Guttuso vi scrive una delle pagine più intensamente formaliste che egli abbia mai saggiato. Il motivo della finestra – di per sé straniante rispetto alla realtà, con i suoi giochi di trasparenza e di rispecchiamento – tornerà a riproporsi, soprattutto nell’anno a venire, in numerosi dipinti eseguiti nel parco di Villa Massimo a Roma. E, assieme ad alcune nature morte (presentate tra l’altro alla Biennale veneziana del ’48, ove egli espone con i compagni del “Fronte Nuovo delle Arti”: vedi in particolare Il merlo, del 1947), costituiscono l’approdo più avanzato di Guttuso sulla via della ricezione delle istanze, matissiane e picassiane, dei Jeunes peintres de tradition française, e dunque della voga neocubista che tenta in questi anni gran parte della cultura artistica italiana.

Artista

Renato Guttuso

Cronologia

1946

Materia e tecnica

Olio su tela

Misure

cm 79 x 64

Compilatore

Fabrizio D'Amico

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