Un dipinto ancora di schietto sapore torinese è questa dormiente di Nella Marchesini, allieva di Felice Casorati, il maestro che dal 1919, data del suo arrivo a Torino sino a tutti gli anni Trenta, è il perno su cui ruotano le nuove generazioni e da cui si irradiano le novità. Casorati gestisce la cultura torinese con acuta intelligenza tramite i suoi molti contatti e la “scuola” a cui dà vita nel suo grande studio, nel clima rarefatto ed elitario cosi ben descritto da Lalla Romano, ancora un'altra allieva, pittrice e nota scrittrice torinese.
Il dipinto rappresenta una donna che dorme supina, a torso nudo, la testa reclinata su un fianco, le lunghe braccia distese lungo il corpo. L'ardito scorcio prospettico, di sotto in su, della figura sembra un richiamo alla celebre prospettiva del Cristo del Mantegna, anche se il ricordo si arresta a livello di mero spunto. Il nudo presenta lo stesso gusto alla semplificazione praticata a Torino in quegli stessi anni dagli artisti del Gruppo dei Sei, semplificazione che rende ancora più tagliente lo squadro del collo e più cupe le ombre annidate nelle orbite chiuse. Un colore pastoso che una luce colpisce dall'alto è steso in ampie e corpose pennellate costruendo un forte effetto plastico. L'incarnato del corpo della donna riverbera toni intinti nel viola che ben si accordano alle parti in ombra del cuscino e dell'arredo alle sue spalle. Una stoffa tra il grigio e il viola copre le sue gambe in golfi profondi. Il modo di squadrare il corpo in zone scandite dall'ombra è un tratto derivato dal maestro Casorati che la Marchesini sembra combinare e adattare ad una struttura compositiva più vicina allo stile dei Sei.
Nella Marchesini, Donna dormiente
Donna dormiente
Dipinto
XX Sec.
Figurativo
Artista
Cronologia
1920 circa
Materia e tecnica
Olio su tela
Misure
cm 59 x 49
Compilatore
Augusta Monferini