Manifattura francese, Re Poro davanti ad Alessandro Magno

Re Poro davanti ad Alessandro Magno

Re Poro davanti ad Alessandro Magno

Dopo aver concluso la conquista della Persia, negli ultimi anni della sua vita Alessandro Magno decise di continuare la sua marcia vittoriosa verso lo sconfinato Oriente. Come narrano gli antichi biografi Quinto Curzio e Plutarco, una volta giunto sulle rive dell’Idaspe, nel 326 a. C. il sovrano macedone si scontrò con le truppe del re del Punjab, Paurataka o Pauravas, chiamato in greco Poro.
Anche quest’arazzo è ispirato alla serie dei grandi tessuti ornamentali progettata da Charles Le Brun nella seconda metà del Seicento su incarico del Re Sole. In modo simile alle incisioni realizzate da François Chauveu nel 1676 e da Gérard Audran nel 1678, la scena riproduce il prototipo ideato dal pittore francese, limitandolo ad un ristretto gruppo di figure che ne costituiscono il fulcro compositivo. Sono infatti rappresentati Alessandro Magno vittorioso sul suo cavallo bianco, il celebre Bucefalo, ed il re indiano ferito e retto dai soldati macedoni. In tal modo risulta ridimensionata la complessa articolazione narrativa concepita da Le Brun, per riproporre la vicenda secondo la descrizione tramandata dai biografi antichi, compreso il dialogo avvenuto tra i due sovrani. Il bordo dal tema strettamente militare è il medesimo che si riscontra nei sei arazzi della serie.

Cronologia

1680 - 1690

Materia e tecnica

Lana e seta

Misure

cm 270 x 230

Compilatore

Alessandro Zuccari

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