Sbarcato in Asia Minore, nel 334 a. C. Alessandro Magno si scontrò con le truppe dei satrapi persiani sulle rive del fiume Granico, poco lontano dalla piana di Troia. Questa decisiva vittoria permise al sovrano macedone di conquistare l’intera penisola turca e di avanzare verso i territori d’Oriente.
Al centro dell’arazzo è raffigurato Alessandro a cavallo, nell’atto di incitare i suoi guerrieri contro i soldati persiani, duramente sconfitti e gettati nelle acque del fiume, che ribollono in primo piano. La composizione è ispirata dall’enorme composizione realizzata da Charles Le Brun per il Re Sole nel 1665. Si tratta evidentemente di una ripresa parziale dall’opera del pittore francese, in particolare del gruppo di soldati che stanno annegando nel Granico e della monumentale figura del sovrano macedone. Le due fonti principali a cui si ispira la scena sono la perduta Battaglia di Cascina di Michelangelo, nota attraverso disegni e incisioni, e la Battaglia di Ponte Milvio, affrescata dalla scuola di Raffaello nella Stanza di Costantino in Vaticano. Come negli altri arazzi che compongono la serie delle Storie di Alessandro, anche in questo caso la scena è circondata da un bordo di tematica bellica che alterna bandiere, armi, trombe e tamburi.
Manifattura francese, La Battaglia del Granico
La Battaglia del Granico
Arazzo
XVII Sec.
Biblico - Storico - Mitologico
Cronologia
1680 - 1690
Materia e tecnica
Lana e seta
Misure
cm 275 x 340
Compilatore
Alessandro Zuccari