La solenne composizione presenta l’ingannevole effetto di un arazzo nell’arazzo. La scena, infatti, è come se fosse raffigurata su un ampio tessuto appeso a una trabeazione sostenuta da due colonne tortili, simili a quelle di Bernini in San Pietro. Nel mezzo, alcuni personaggi sono intenti a raccogliere la manna in grandi ceste, sotto lo sguardo vigile e benedicente di Mosè.
L’arazzo in questione è una tarda versione di uno dei venti pezzi tessuti entro il 1628 su disegni di Pieter Paul Rubens per commissione di Isabela Clara Eugenia, figlia di Filippo II di Spagna; gli originali vennero destinati agli ambienti del monastero delle Descalzas Reales a Madrid, dove ancora si conservano. La Raccolta della manna, di cui si conservano il bozzetto, il modello definitivo e il cartone, mostra con estrema chiarezza lo studio attento e meditato fatto da Rubens sull’arte italiana durante la sua lunga permanenza nella penisola: la figura femminile sulla destra è infatti una ripresa della “canefora” eseguita da Raffaello nelle Stanze Vaticane. Tra le numerose versioni tratte con varianti e semplificazioni dagli originali madrileni, questo singolo tessuto venne realizzato a Bruxelles dopo il 1630, nel laboratorio di Frans van den Hecke e di suo figlio e Jan-Frans.
Laboratorio di Frans e Jan-Frans van den Hecke, La Raccolta della manna
La Raccolta della manna
Arazzo
XVII Sec.
Biblico - Storico - Mitologico
Cronologia
XVII secolo
Materia e tecnica
Lana e seta
Misure
cm 405 x 372
Compilatore
Alessandro Zuccari