L’ampio paesaggio è caratterizzato dal corso di un fiume, in secondo piano, e da numerose architetture all’antica, sullo sfondo, tra le quali si riconoscono una piramide, un obelisco e le arcate di un acquedotto. La parte destra della tela è dominata da un grande albero, forse una quercia, sotto cui compaiono un pastore che si appoggia al suo bastone e due contadine che conversano con lui. In primo piano sono sparse alcune capre, mentre lungo un sentiero e sulle sponde del corso d’acqua si scorgono alcuni viandanti.
Il dipinto, dalla caratteristica forma ovale, apparteneva in origine ad un’importante serie realizzata da Van Bloemen, della quale facevano parte altre tre tele oggi conservate in una collezione privata romana. Strettamente corrispondenti, infatti, sono la forma, le misure, la cornice arabescata e la brillante conduzione stilistica. Una di queste tre tele reca la data 1714 e permette di stabilire la cronologia dell’intero nucleo. Si tratta della più antica opera datata del vedutista nordico, benché il suo operato fosse iniziato già sul finire del XVII secolo. In questo vibrante paesaggio si riconoscono tutti gli elementi tipici della pittura di Van Bloemen, quali la consuetudine di riprodurre rovine e la scelta di vedute laziali di poetica intonazione pastorale.
Jan Frans Van Bloemen, detto l’Orizzonte, Paesaggio fluviale con acquedotto e figure
Paesaggio fluviale con acquedotto e figure
Dipinto
XVIII Sec.
Paesaggio
Artista
Cronologia
Primo quarto del XVIII secolo
Materia e tecnica
Olio su tela
Misure
cm 74 x 62
Compilatore
Alessandro Zuccari