Si tratta di una tipica composizione astratta degli anni Cinquanta nei quali Gino Severini fece ritorno al Futurismo dopo la lunga parentesi figurativa intercorsa tra le due guerre. Il titolo che allude ad una curva algebrica attesta il vivo interesse dell'artista ai rapporti tra il “numero” e le forme, quale si era già manifestato negli anni di pubblicazione del suo “Du Cubisme au Classicisme” (1921). L'orientamento futurista, sia pure ormai tardo, si manifesta nel movimento impresso ai segmenti rettilinei e alle curve che frammentano in una serie di figure geometriche irregolari l'intero campo del dipinto, creando dei tasselli nei quali si inseriscono vivacemente i colori in rapporto dinamico tra di loro, dai neri ai bianchi, dai verdi chiari ai gialli, dagli avana ai grigi. Ne risulta un ritmo come di danza, tema congeniale a Severini fin dalle sue ben note Danseuses degli anni tra il 1912 e il 1914. Questa nuova versione del tema ritmico rinuncia tuttavia alla rappresentazione di una figura danzante, riflettendo il clima dell'avanguardia astratta che dominava la scena internazionale prima dell'avvento dell' Informale.
Gino Severini, Composition sur une courbe algebrique
Composition sur une courbe algebrique
Dipinto
XX Sec.
Astratto
Artista
Cronologia
1954
Materia e tecnica
Tempera su masonite
Compilatore
Augusta Monferini