Franz von Planken e Marc Coomans, Diana davanti a Giove

Diana davanti a Giove

Diana davanti a Giove

L’enorme arazzo, largo sei metri e mezzo, raffigura Diana mentre chiede vendetta a Giove contro la sacrilega Niobe o mentre implora il dono della verginità eterna. Alle sue spalle un’ancella trattiene dei levrieri, cari alla dea della caccia. Sulla sinistra, davanti a un tempio dalle imponenti colonne tortili, si riconoscono le figure di Cerere, Bacco, Ercole, Apollo, Minerva e Giunone. Sulla destra, invece, sono disposti Marte, Mercurio, Venere e Cupido. In lontananza, nel contesto di un ameno paesaggio, appare un tempio circolare, ispirato alle armoniose architetture del Rinascimento italiano.
Questo parato, eseguito attorno al 1625, è il secondo della pregevole serie dedicata alle vicende di Diana, originariamente composta di dieci pezzi. Tale serie fu replicata più volte a partire dal 1608 nell’officina della Grande Galerie del Louvre, nella quale fu introdotta la lavorazione dell’arazzo a basso liccio secondo il metodo praticato nelle Fiandre. Un esponente del tardo manierismo francese, il pittore Toussaint Dubreuil (1561-1602), fornì i disegni del ciclo e gli arazzieri fiamminghi Franz von Planken e Marc Coomans ne curarono la splendida versione tessile. Sul bordo inferiore del tessuto, in modo simile al precedente arazzo, è posta la sigla del laboratorio di Von Planken, affiancata da un giglio di Francia.

Cronologia

Prima metà del XVII secolo

Materia e tecnica

Lana e seta

Misure

cm 415 x 628

Compilatore

Alessandro Zuccari

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