In questo grande dipinto di Cesare Maggi è evidente l'influenza di Segantini non solo nella scelta del grande formato ma soprattutto nel soggetto. L'artista rivela la sua gagliarda potenza costruttiva presentandoci in una imponente veduta frontale la solenne maestà della montagna.
Il manto nevoso riverbera una luce alta e cruda che investe e fa vibrare le figure delle due contadine. Esse sono piccole e sole, al centro della grande distesa innevata, e si tengono abbracciate, allontanandosi dalla casa per venirci incontro e come proteggendosi a vicenda dall'incombenza della colossale montagna rocciosa, enorme bastione che si squaderna in un chiarore dai riflessi azzurrini.
Anche la costruzione in mattoni dal tetto innevato che si profila sul lato destro dietro due arbusti stecchiti che gettano delle sottili ombre sul terreno, appare come schiacciata dalla mole della catena alpina. Una grande ombra, densa di mistero, si profila in primo piano, portata da un'altra costruzione che non vediamo e che potrebbe essere l'abitazione verso cui le due donne si dirigono.
Qui l'artista riesce davvero a emulare il grande Segantini nella forza della luce abbacinante, resa più aggressiva nel suo erompere da uno sfondo di cielo quasi innaturalmente cupo, come ancora abitato dalla notte.
Cesare Maggi, Paesaggio sotto la neve
Paesaggio sotto la neve
                            XX Sec.
                         
                         
                            Dipinto
                         
                         
                            Paesaggio
                         
                 
                         
                            Artista
                            
                         
                
                   Cronologia
                   
                1902 circa
                   Materia e tecnica
                   
                Olio su tela
                   Misure
                   
                cm 180 x 310
                   Compilatore
                   
              
	
	Augusta Monferini