Protagonista del dipinto è la catena montuosa coperta di neve: una potente barriera attraversa per intero la composizione, mentre in primo piano una strada sterrata si inoltra nella gola; sul ciglio, alberi scuri fungono da elemento di contrasto con i verdi giallognoli delle pendici dei monti soprastanti e con i chiari impastati e più tenui del sentiero. A sinistra una quinta rocciosa avanza portando in avanti lo schieramento del bosco che, scuro, sale sul fianco fino sino a lambire le rocce. E' questo un poderoso blocco di pietra che frapponendosi tra il primo piano e le alte cime lontane ne misura la distanza e fa da contrappeso e da contrasto al bianco abbacinante delle nevi. Un terreno erboso si protrae in obliquo a chiudere il primo piano. La pittura seppure vivida è meno vibrante se confrontata al precedente paesaggio montano (inv. 16214) e la pennellata è ancora corposa, anche se i colori sono già organizzati secondo la tecnica divisionista e distribuiti secondo un puntinismo non uniforme .
Il dipinto è eseguito su cartone e forse potrebbe trattarsi di uno studio: è noto che il Maggi seguì l'esempio di Segantini anche nella scelta dei grandi formati e le dimensioni modeste di quest'opera potrebbero confermare l'ipotesi.
Cesare Maggi, Paesaggio montano
Paesaggio montano
Dipinto
XX Sec.
Paesaggio
Artista
Cronologia
1940 - 1950
Materia e tecnica
Olio su cartone telato
Misure
cm 49,5 x 69,5
Compilatore
Augusta Monferini