L’opera, detta anche Mandolino, esibisce con estrema chiarezza e radicalità la scelta neomuseale di Socrate. Vista di fronte con lieve inclinazione del volto verso il lato sinistro del dipinto, la ragazza è in atto di suonare il suo strumento. Chiari il volto, il mandolino e la gonna dispiegata, che raccolgono la luce spiccando sulle gamme scure della blusa e delle calze.
L’evocazione d’un mondo pacato, ordinato e intensamente abitato da un’intima quiete, appare assai efficace in questa opera, che è del 1922, e dunque della fase nella quale Socrate raggiunge la propria maturità e compie, all’interno del “ritorno all’ordine” sul quale converge gran parte della sua generazione, le scelte che lo caratterizzano, e che s’affiancano, anche se con espressione autonoma, a quelle di altri artisti attivi allora a Roma, da Trombadori a Donghi.
Carlo Socrate, Ritratto di ragazza con mandolino
Ritratto di ragazza con mandolino
Dipinto
XX Sec.
Ritratto
Artista
Cronologia
1922
Materia e tecnica
Olio su tela
Misure
cm 107 x 66
Compilatore
Antonio Del Guercio