Nei colori accesi, alterni fra scoppi di luci e forre d’ombra annottata, fra neri incupiti e rossi di fiamma, dati con gestualità immediata e libera sulla tela, non si riconoscono forme mimetiche del mondo naturale. A partire dal 1950-’51, in verità, il neo-cubismo di Corpora esplode in forme frante e scheggiate, che ottundono e quasi nascondono lo spunto di realtà da cui l’immagine ha preso le mosse. Così avviene a questo dipinto (esposto per la prima volta nel ’54, e battezzato – ma forse in un periodo più tardo, con un intervento che non era inusuale nel pittore – con un titolo naturalistico) che disperde la memoria dell’evento di natura che è sua remota scaturigine.
Nel ’51 Corpora vince assieme a Music il “Premio Parigi”, assegnato a Cortina d’Ampezzo da una giuria internazionale; grazie a quel premio, potrà allestire una vasta personale l’anno successivo alla Galerie de France, dove un suo dipinto viene acquistato dal museo della municipalità di Parigi. È un riscontro insolitamente importante per un pittore italiano, che viene così riconosciuto proprio nella capitale europea dove tutta la modernità cui Corpora faceva riferimento era nata e s’era sviluppata. Un riscontro, questo, che lancia definitivamente Corpora, più di quanto non faccia la partecipazione, quello stesso 1952, alla Biennale di Venezia con il “gruppo degli Otto”, nel gotha della pittura internazionale.
Antonio Corpora, Paesaggio
Paesaggio
Dipinto
XX Sec.
Astratto
Artista
Cronologia
1952 circa
Materia e tecnica
Olio su tela
Misure
cm 73 x 60
Compilatore
Fabrizio D'Amico