Alberto Martini, Venezia surreale

Venezia surreale

Venezia surreale

L'artista che soggiornò qualche anno a Venezia, amò intensamente questa città per la quale progettò nel 1924 il Tetiteatro che doveva essere un teatro galleggiante sull'acqua e la cui fantasia acquatica rispecchiava il suo amore per la laguna. Nella presente opera Martini si lascia alla spalle le sue più macabre visioni presurrealiste per adottare uno stile che sembra risentire della scomposizione per piani di marca cubista e soprattutto futurista, quasi arieggiando le visioni dall'alto dell’ aeropittura. In una composizione a spicchi e triangoli in cui si leggono calli, canali, sottopassi, e ponti il maestro offre una sintesi di Venezia siglandola con la presenza in basso di una gondola la cui sagoma superiore è ripetuta più in basso e più in grande. Da un punto che è quello nel quale si incontrano le due triangolazioni della parte superiore, la visione si squaderna venendo in avanti come all'interno di uno di quei libri di giochi per ragazzi che aprendosi fanno emergere una costruzione di case e di piani inclinati.
La freschezza dell'inventiva è accompagnata da un temperato colorismo basato sul contrasto tra le parti più chiare e le zone nere che appaiono in alto e in basso.

Artista

Alberto Martini

Cronologia

1929

Materia e tecnica

Olio su tela

Misure

cm 80 x 60

Compilatore

Augusta Monferini

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