Nato a Francoforte sul Meno nel 1657, era figlio del paesaggista Johann Heinrich Roos (1631-1685). Si formò ad Amsterdam seguendo la tradizione olandese di ispirazione italiana di pittori come Berchem e Dujardin e nel 1677 si trasferì a Roma. Nella città pontificia, dove venne soprannominato “Mercurius” per la velocità dimostrata nel portare a termine i quadri, sposò la figlia del pittore Giacinto Brandi e si specializzò nella pittura di genere e di paesaggio, sulla scia della maniera di Gaspard Dughet, Pieter Mulier e di Pieter Van Bloemen.
La pittura di Rosa da Tivoli, così chiamato per l’abitudine a lavorare nelle campagne tiburtine, si contraddistinse per l’interesse verso la raffigurazione di animali ritratti dal vero. Tale vasta produzione di dipinti con greggi è caratterizzata da uno stile riconoscibile per la stesura pastosa del colore, che assume tonalità quasi terrigne. Oltre al paesaggio, l’artista tedesco eseguì anche opere di diverso soggetto da destinare al mercato, quali battaglie, scene di caccia, prospettive di architetture, ritratti e nature morte. Al nono decennio del secolo risale un ciclo di dipinti per una delle sale principali del palazzo Taverna di Montegiordano, commissionato da Pietro Gabrielli e tutt’ora in loco. L’artista morì a Tivoli tra il 1705 e il 1706.
Philipp Peter Roos, detto Rosa da Tivoli
Philipp Peter Roos (Francoforte 1657 - Tivoli 1705-1706)
XVII Sec.