In un’immaginaria città portuale, il pittore ha voluto rappresentare una vivace e rumorosa scena di mercato, ambientata sulle rive del mare. Donne, bambini, artigiani e commercianti, uomini orientali col turbante, soldati e molti animali sono accalcati sul primo piano della tela. Al centro del piazzale risalta una fontana, mentre alla sinistra, presso gli edifici che si affacciano sul mare, si innalza una grandiosa statua di Nettuno. Sullo sfondo, oltre lo scalo portuale, compaiono una fortezza e le costruzioni di una città, mentre più oltre si intravede un gruppo montuoso.
Quest’opera raccoglie gli elementi principali della pittura di Lingelbach. In primo luogo il riferimento alle città italiane da lui visitate: Roma soprattutto e Napoli, dove il pittore tedesco soggiornò brevemente nel 1649. Alla capitale pontificia rinviano la fontana berniniana del Tritone e la cupola che appare in lontananza, alla città partenopea alludono il porto assolato, il castello in riva al mare e la montagna sullo sfondo, il cui profilo somiglia a quello del Vesuvio. In secondo luogo emerge il prolungato rapporto dell’artista con la pittura dei bamboccianti, gli artisti nordici che nella Roma del Seicento avevano fatto fortuna con le cosiddette “scene di genere”, caratterizzate da temi popolareschi e da una stile vivace e accattivante.
Johannes Lingelbach, Capriccio con porto mediterraneo
Capriccio con porto mediterraneo
Dipinto
XVII Sec.
Paesaggio
Artista
Cronologia
1661
Materia e tecnica
Olio su tela
Misure
cm 109 x 132
Compilatore
Alessandro Zuccari