L’artista originario di Anversa, vero specialista nel genere del paesaggio, descrive un vasto scenario naturale contrassegnato, al centro, da un antico borgo turrito che si erge su un pendio roccioso. A destra, dietro a una folta vegetazione affiorano il tetto di una chiesa e la massiccia torre di un campanile. Poco più in basso, una suggestiva cascata va ad alimentare un largo corso d’acqua, presso il quale sono disposte contadini, pastori e un vivace gruppo di capre. In primo piano, una fanciulla che trasporta un fagotto sul capo si ferma a conversare con un viandante. L’ampia e atmosferica veduta è definita, sulla sinistra, da alcune querce che, al modo di una quinta teatrale, chiudono armonicamente la composizione.
La pittura di Van Bloemen è considerata dagli specialisti del Settecento uno degli apici del classicismo arcadico della prima metà del secolo. L’intenso ed empirico naturalismo recepito dall’artista durante la formazione presso Gaspard Dughet si accosta talvolta all’“ideale classico” dei paesaggi formulati nell’ambiente dei Carracci, per giungere a stemperate ed originali soluzioni compositive. Riproponendo sul piano figurativo il celebre topos letterario del locus amoenus, il dipinto riesce a descrivere con mirabile vaghezza e felicità cromatica lo scenario di una luminosa giornata primaverile.
Jan Frans Van Bloemen, detto l’Orizzonte, Paesaggio con borgo turrito e figure lungo un fiume
Paesaggio con borgo turrito e figure lungo un fiume
Dipinto
XVIII Sec.
Paesaggio
Artista
Cronologia
XVIII secolo
Materia e tecnica
Olio su tela
Misure
cm 110 x 180
Compilatore
Alessandro Zuccari