Si tratta di una preziosa testimonianza dell'attività futurista di Severini nel 1913. Questa data, insieme all'indicazione del mese (luglio) e al nome della città dove Severini operava (PARIS) è iscritta in basso a destra mentre dal lato opposto si legge la dedica: “ Al carissimo amico Giordani, affettuosamente Gino Severini”. Gli elementi del ritratto sono dislocati fantasiosamente in diversi punti del dipinto: in alto il corposo cilindro nero, la cui curva è sottolineata da due colpi di luce che attraversano tutta la altezza del cappello. Sotto la falda rotonda si intravedono il volto deformato dal “dinamismo” con gli occhi, il naso e il mento appena accennati, e l' alto colletto fasciato dalla cravatta azzurra. Un accenno delle maniche della giacca sembra tracciato dai due semicilindri che si scorgono ai due lati dell'immagine centrale. La composizione ha tutta la freschezza inventiva, la spregiudicatezza e la vitalità della fantasia dell'artista, immerso negli slanci della sua nuova ispirazione futurista. Considerata la rarità delle opere futuriste di questo primo e più intenso periodo, che sarà presto seguito dai ripensamenti di un classicismo geometrizzante, l'opera assume un valore davvero prezioso sia come documento storico sia come attestato di un momento di grande felicità e libertà creativa.
Gino Severini, Ritratto del Dottor Giordani
Ritratto del Dottor Giordani
Dipinto
XX Sec.
Ritratto
Artista
Cronologia
1913
Materia e tecnica
Pastello su carta
Misure
cm 61,5 x 51,5
Compilatore
Augusta Monferini