Questo raffinato rilievo marmoreo, dalla forma vagamente ovale, presenta un’interessante raffigurazione della Trinità. Il primo piano è interamente occupato dal corpo del Cristo privo di vita, sorretto con delicatezza dalle braccia del Padre. L’Eterno, dalla chioma e dalla barba fluenti, è seduto e circondato dal suo ampio mantello. Sulla sinistra, la colomba dello Spirito Santo appare in una raggiera luminosa. Le tre figure si adattano alla forma irregolare del rilievo e, assieme alle nubi, lo riempiono completamente.
Quest’opera appartiene a uno scultore del secondo Cinquecento, di probabile ambito fiorentino o comunque toscano. L’anonimo artista rivela una forte dipendenza da Michelangelo, come si può facilmente osservare nella contorta postura del Cristo, nella tornita muscolatura delle braccia e nelle fattezze della testa fortemente reclinata. Evidente, infatti, è il rapporto con la celebre Pietà realizzata dal Buonarroti per San Pietro. Ma un altro modello che lo scultore ha tenuto presente è il Cristo morto dipinto a Roma da Rosso Fiorentino ed ora custodito nel Museum of Fine Arts di Boston. Inoltre, l’affinità stilistica con i Profeti del coro di Santa Maria del Fiore, iniziati da Baccio Bandinelli, ma in gran parte eseguiti dai suoi collaboratori, fa pensare a uno degli artisti appartenenti alla cerchia dello scultore fiorentino.
Anonimo scultore toscano del XVI secolo, Rilievo con la Santissima Trinità
Rilievo con la Santissima Trinità
Scultura
XVI Sec.
Religioso
Cronologia
Metà del XVI secolo
Materia e tecnica
Marmo bianco
Misure
cm 65 x 51
Compilatore
Alessandro Zuccari