La veduta di Codazzi, completamente di fantasia, presenta gruppi di figure all’interno di una piazza, circondata su due lati da possenti architetture. Sulla sinistra un arco, preceduto da colonne che sostengono un balcone, sembra immettere su una strada laterale. Segue un elegante porticato, sorretto da coppie di colonne con capitelli ionici, che emerge verso il piazzale. Sullo sfondo appare un complesso edificio composto da un atrio al piano terreno, da un luminoso loggiato al piano nobile e da una geometrica torretta a due livelli.
Quest’insieme di architetture indica le grandi capacità scenografiche del pittore. Egli è in grado di ricreare sulla tela l’immagine di un’inesistente città italiana, evocata attraverso lo stile classicheggiante delle varie strutture. Le lunghe ombre prodotte dagli edifici indicano l’ora serale in cui è ambientata la composizione, con la gente che torna ad affollarsi nella piazza dopo il caldo diurno. I piccoli e animati personaggi ricordano, nel loro abbigliamento e nelle loro pose, la pittura dei bamboccianti, pittori che diffusero la scena di genere nella Roma del Seicento e con i quali Codazzi fu in contatto. Per l’esecuzione di queste figure è stato avanzato il nome di François Perrier, artista francese attivo a Roma, ben disposto a questo tipo di collaborazioni.
Viviano Codazzi, Prospettiva urbana con figure
Prospettiva urbana con figure
                            XVII Sec.
                         
                         
                            Dipinto
                         
                         
                            Paesaggio
                         
                
                         
                            Artista
                            
                         
                
                   Cronologia
                   
                1630 circa
                   Materia e tecnica
                   
                Olio su tela
                   Misure
                   
                cm 58 x 137
                   Compilatore
                   
              
	
	Alessandro Zuccari