La tela rappresenta un episodio del Libro della Genesi che descrive l’incontro tra Rebecca ed Eliezer, il servo che Abramo aveva inviato nella sua terra per trovare una sposa al figlio Isacco. La bella e giovane Rebecca, dalla pelle perlacea e gli abiti all’antica, è seduta presso il pozzo mentre riceve da Eliezer un dono di preziosi gioielli. Dietro alla protagonista una fanciulla è intenta ad attingere acqua per offrirla ai convenuti. Sul fondo appaiono due cammelli, un brano di paesaggio vespertino e le rovine di un monumentale edificio. Completano, in basso, la composizione due giovani donne che osservano incuriosite la scena: una ragazza col cappello e un’altra, dalle spalle scoperte e i capelli raccolti sul capo, che reca un’anfora di forma classicheggiante. Quest’ultima figura costituisce un tipico esempio degli studi accademici fatti dal maestro di Gaeta e ricorre con poche varianti in altri dipinti, quali il Trasporto dell’Arca della Galleria Sabauda di Torino e l’Idolatria di Salomone del Museo del Prado. L’atmosfera arcadica e le figure disposte con cura nello spazio rivelano quanto la pittura di Conca derivi dallo stile classicista di Carlo Maratta che il pittore gaetano aveva appreso durante il suo lungo soggiorno a Roma.
Sebastiano Conca, Rebecca al pozzo
Rebecca al pozzo
Dipinto
XVIII Sec.
Biblico - Storico - Mitologico
Artista
Cronologia
1750 circa
Materia e tecnica
Olio su tela
Misure
cm 134 x 97
Compilatore
Alessandro Zuccari