Sarcofago paleocristiano

Sarcofago paleocristiano

Sarcofago paleocristiano

Realizzato in marmo bianco con venature grigie, il sarcofago è databile tra la fine del III secolo e l’inizio del IV. Sul fronte rappresenta due immagini del Buon Pastore, poste simmetricamente ai lati di un clipeo con le effigi di una coppia di defunti. Sulla sinistra, tra due alberi stilizzati, è un’orante con le braccia aperte, mentre all’estrema destra compare la figura di un “filosofo” con un rotulo in mano. L’immagine del pastore che reca la pecora sulle spalle deriva dal modello greco del “crioforo” (portatore di ariete). Essa, com’è noto, fu reinterpretata in chiave cristiana alludendo alla parabola della pecorella smarrita.
La fine della persecuzione voluta da Gallieno nel 260 inaugurò per i cristiani un periodo di pace che si protrasse sino alla fine del secolo e che permise loro di diffondersi nell’esercito, tra le alte cariche dell’amministrazione e persino nella corte imperiale. Nella seconda metà del III secolo, grazie a una crescente adesione alla Chiesa di fedeli benestanti, si moltiplicò la richiesta di sarcofagi figurati, il cui trattamento plastico corrisponde a quello della coeva scultura pagana. Questo sarcofago, derivato da un modello di più alta qualità, non manca di quella resa espressiva che caratterizza anche la produzione di seconda mano.

Cronologia

Seconda metà del III secolo

Materia e tecnica

Marmo bianco venato di grigio

Misure

cm 56 x 206

Compilatore

Alessandro Zuccari

Condividi su