In questo Paesaggio con cacciatore di Luigi Bertelli una pianura si slarga verso l’orizzonte, opponendo le tonalità cupe e accese d’un terreno ricco di densa vegetazione ad un cielo luminoso, verso il quale si protendono due alberi con ramatura a ventaglio. Quasi a squarciare la compatta vegetazione, uno scorcio di torrente offre il suo chiaro riflesso del cielo. Un solo essere umano, un cacciatore, è qui presente, quasi confuso con la vegetazione. La sensazione che promana dal rapporto proporzionale tra paesaggio e cacciatore, o più precisamente tra natura e uomo, è quella della presenza vivente, oscura ma poderosa, della materia terrestre.
E’ intensamente testimoniato in questa pittura il rapporto particolare – e non frequente nell’arte ottocentesca italiana – che Bertelli istaura tra la materialità organica delle cose, siano esse oggetti o luoghi, e una parimenti organica qualità della materia pittorica. Una materia che in qualche modo “mima” l’oscura e poderosa pulsione della materia terrestre. In questo paesaggio, appare evidente che l’aspetto aneddotico, ossia il tema del cacciatore presente nel paesaggio, è decisamente trasceso su un orizzonte emozionale e mentale che è quello d’una immersione intensa nella forza vitale della natura.
Luigi Bertelli, Paesaggio con cacciatore
Paesaggio con cacciatore
Dipinto
XIX Sec.
Paesaggio
Artista
Cronologia
1890 circa
Materia e tecnica
Olio su tela
Misure
cm 60 x 80
Compilatore
Antonio Del Guercio