Al centro di questo armonioso dipinto di Van Bloemen è raffigurato un torrente, interrotto e movimentato da una piccola cascata. Sulle rive del corso d’acqua si addensa una folta vegetazione mediterranea, caratterizzata dalla presenza di querce e di lecci. La scena è vivacizzata da piccoli personaggi, tra i quali si notano un pastore con il suo copioso gregge, in secondo piano sulla sinistra, e due figure, un uomo e una donna, che parlano animatamente tra di loro. Sullo sfondo, il raffinato paesaggio è dominato dalle imponenti rovine di un castello, che si stagliano contro l’orizzonte.
Quest’opera si colloca stilisticamente all’interno della produzione più matura dell’artista originario di Francoforte ed è probabilmente databile al quarto decennio del XVIII secolo. L’uso di composizioni ben ordinate, i cui singoli elementi sono disposti con cura scenografica nello spazio, e il ricorso a colori particolarmente caldi e luminosi, accostabili a quelli a pastello, sono due elementi caratteristici della pittura di van Bloemen. Per queste sue qualità, che confermano una piena adesione alla cultura classicista di stampo arcadico, propria del primo Settecento romano, l’artista nordico godette già in vita di una notevole fortuna tra i principali collezionisti della capitale pontificia.
Jan Frans Van Bloemen, detto l’Orizzonte, Paesaggio fluviale con le rovine di un castello
Paesaggio fluviale con le rovine di un castello
Dipinto
XVIII Sec.
Paesaggio
Artista
Cronologia
Prima metà XVIII secolo
Materia e tecnica
Olio su tela
Misure
cm 74 x 98
Compilatore
Alessandro Zuccari