Due quinte arboree, poste ai lati della tela, introducono l’ampio paesaggio naturale che Jan Frans van Bloemen ha condotto secondo un ormai collaudato schema compositivo: una scena campestre ambientata nell’agro romano, riconoscibile attraverso la presenza di edifici della Roma antica o, come in questo caso, di piccoli paesi in lontananza, simili a quelli che costellano i dintorni della città capitolina. Sulle sponde sinuose di un fiume appaiono vari personaggi di piccole dimensioni, intenti a svolgere diverse attività. Alcuni di essi, evocando le pose della statuaria antica, sembrano contemplare la natura. Una leggera brezza che muove le fronde degli alberi e solleva il mantello di un viandante contribuisce a qualificare la pacata intonazione poetica del dipinto.
Come le altre opere di Van Bloemen di proprietà della Banca d’Italia, questa tela si inserisce pienamente nella cultura arcadica del primo Settecento romano e ne rappresenta una delle espressioni più raffinate. Assieme ad Andrea Locatelli, Paolo Anesi e Hendrick Frans van Lint, l’artista nordico riuscì a conquistare una considerevole fortuna tra i principali collezionisti e mecenati dell’epoca, tanto che non esitò a replicare le sue composizioni più apprezzate. Il dipinto può essere datato alla maturità del maestro, in particolare agli anni Trenta del XVIII secolo.
Jan Frans Van Bloemen, detto l’Orizzonte, Paesaggio con fiume e castello
Paesaggio con fiume e castello
Dipinto
XVIII Sec.
Paesaggio
Artista
Cronologia
XVIII secolo
Materia e tecnica
Olio su tela
Misure
cm 100 x 180
Compilatore
Alessandro Zuccari