La tela costituisce uno dei casi in cui Van Bloemen rappresenta un ambiente ripreso dal vero nei dintorni di Roma. Nella sua vasta produzione, infatti, l’artista preferisce concentrarsi sulla realizzazione di paesaggi idealizzati, di chiara impronta classicista. La scena è costruita attorno a un laghetto circondato da alberi. Sullo sfondo appaiono il Muro Torto e la Porta del Popolo, nell’aspetto conferitogli dal Bernini al tempo di Alessandro VII. All’interno delle Mura Aureliane si riconoscono l’Obelisco Flaminio, il campanile di Santa Maria del Popolo, la cupola progettata da Raffaello per la Cappella Chigi e le due chiese gemelle di Santa Maria dei Miracoli e Santa Maria in Montesanto. Il primo piano è animato da pescatori di anguille e da altre figurette disposte attorno allo specchio d’acqua.
L’opera, realizzata attorno al 1715-1720, negli anni di piena maturità dell’artista, è ispirata L’opera, realizzata attorno a uno dei paesaggi più noti di Gaspard Dughet, conservato in collezione Ruspoli e databile attorno alla metà del Seicento. Nonostante la scelta di una veduta reale della Roma di inizio Settecento, il pittore non rinuncia a collocarla in un più ampio contesto di matrice arcadica, che richiama fortemente le opere dei principali vedutisti attivi a Roma nel XVII secolo.
Jan Frans Van Bloemen, detto l’Orizzonte, Paesaggio con figure e Porta del Popolo
Paesaggio con figure e Porta del Popolo
Dipinto
XVIII Sec.
Paesaggio
Artista
Cronologia
1715 - 1720 circa
Materia e tecnica
Olio su tela
Misure
cm 79,5 x 135
Compilatore
Alessandro Zuccari