Si tratta di uno degli arazzi che Balla inviò a Parigi nel 1925 alla “Exposition Internationale des Arts Decoratifs et Industrielles Modernes”,che presentava anche opere di Prampolini e Depero, intitolato allora “ Mer, voiles, vent”, nel 1986 appare con il titolo “Mare velivolato”e datato 1925. Firmato in basso a destra “Futur Balla” rientra in quella serie di marine solcate da vele che Giacomo Balla eseguì a partire dal 1919 e che designò con titoli di fantasia come “Futurlibecciata”, “Marvento” , “Marombra”, “Decormare”, “Linee forza di mare”, “Mare-cielo-vele”,“Vele e onde”. La fantasiosa pseudo-cornice che fa parte dell'arazzo e che inquadra la veduta è presente in alcune delle opere appena citate come “Futirlibecciata” e “Vele e onde”, dove però le forme che incorniciano la marina si confondono maggiormente con gli andamenti mossi della marina stessa, mentre in questo caso esse simulano decisamente una vera e propria cornice sia pure dai contorni assai frastagliati. Sulle onde del mare tratteggiate con fasce curvilinee di azzurro e di un bruno rosato, svirgolano le gentili vele incurvate dal vento, mentre il cielo è percorso da “linee forza” squadernate a ventaglio che vogliono suggerire le armoniose vertigini di danza delle folate. Questo ritmo vivace e gaio è sottolineato nel suo aprirsi alla luce dal profondo nero della volteggiante cornice.
Giacomo Balla, Mare velivolato
Mare velivolato
Dipinto
XX Sec.
Astratto
Artista
Cronologia
1919 circa
Misure
cm 279 x 381
Compilatore
Augusta Monferini