Il dipinto che è firmato in bassa a destra “Balla futurista” è una tipica composizione astratta risalente al periodo in cui Balla abbandonato ogni sia pur indiretto riferimento figurativo, lascia libera la propria fantasia di disegnare arabeschi curvilinei che si intrecciano nel campo del dipinto creando accordi tra gli azzurri, i gialli e i grigi accanto a contrasti tra i neri e i rossi con improvvisi “vuoti” di bianco. La straordinaria animazione delle forme che sono come bandiere mosse dal vento e fanno seguito, infatti, a dipinti di tre anni prima come Bandiere all'altare della Patria, è a questa data a due anni dalla morte di Umberto Boccioni, l'espressione più viva e incisiva dell'idea futurista di dinamismo. Un dinamismo che non è più rappresentato come nei primi quadri futuristi di Balla attraverso la ripetizione successiva di forme in movimento, ma accede a un'idea universale del movimento stesso (si ricordi l'eracliteo “Tutto corre” del Manifesto dei pittori futuristi del 1910), quale era stata indagata da Boccioni e anche da Severini. Nello sviluppare questo tema, Balla abolisce del tutto la figura e approda a una visione che rientra a pieno titolo nella storia del primo astrattismo internazionale.
Giacomo Balla, Colpo di fucile domenicale
Colpo di fucile domenicale
Dipinto
XX Sec.
Astratto
Artista
Cronologia
1918
Materia e tecnica
Olio su tela
Misure
cm 66 x 80
Compilatore
Augusta Monferini