La tela, di forma ovale, rappresenta uno dei più noti episodi della vita dei Padri del deserto: l’incontro tra i santi Antonio abate e Paolo di Tebe, noto come “primo eremita”. Tale soggetto ha offerto al pittore il pretesto per formulare un vasta ed intensa composizione paesaggistica. Le piccole figure dei santi che si salutano presso la grotta del tebano appaiono quasi marginali in rapporto al grandioso scenario naturale che li ospita. L’episodio è ambientato presso rocce tufacee coperte di verde, tipiche della campagna romana, mentre lo spazio antistante è ritmato da alberi di quercia. Sulla sinistra appare in volo il corvo che nutriva quotidianamente san Paolo. Secondo la tradizione, riproposta nella Legenda Aurea di Jacopo da Varagine, nel giorno della visita di Antonio il corvo avrebbe portato una doppia razione di pane.
Il dipinto, pendant del Paesaggio con figure, mostra una stretta affinità con gli affreschi che Dughet eseguì dal 1647 al 1651 nella chiesa romana di San Martino ai Monti. Lo dimostrano sia la felice associazione tra paesaggio e storia sacra, sia le scelte stilistiche e compositive. Queste, pur debitrici dai paesaggi idealizzanti di Poussin e da quelli veristici di Lorrain, offrono una interpretazione della natura più intensa ed emotiva.
Gaspard Dughet, Paesaggio con l’incontro tra i santi Antonio abate e Paolo primo eremita
Paesaggio con l’incontro tra i santi Antonio abate e Paolo primo eremita
                            XVII Sec.
                         
                         
                            Dipinto
                         
                         
                            Paesaggio
                         
                
                         
                            Artista
                            
                         
                
                   Cronologia
                   
                1650 circa
                   Materia e tecnica
                   
                Olio su tela
                   Misure
                   
                cm 165 x 200
                   Compilatore
                   
              
	
	Alessandro Zuccari