Franco Gentilini (Faenza 1909 - Roma 1981) si forma a Bologna, compie un soggiorno parigino nel 1928, e nell’anno seguente una sua opera è esposta alla Biennale di Venezia.
La sua area di ricerca si determina a partire da un rapporto tra colore e disegno nel quale il secondo resta visibile come contorno marcato delle forme. Al tempo stesso, la materia pittorica prende una sorta di rilievo grazie ad una preparazione della tela costituita da un fondo costituito da sabbia di fiume. A Roma dal 1932, è uno dei frequentatori della terza saletta del Caffè Aragno, dove si lega con un pittore come Corrado Cagli, attivo propugnatore d’un rinnovamento artistico antinovecentista, e con poeti come Leonardo Sinisgalli e Libero de Libero.
Il suo orientamento nella fase tra le due guerre è quello d’una figurazione attenta ai suggerimenti della Scuola romana e tendente ad un particolare espressionismo non privo di richiami all’espressionismo tedesco del ramo berlinese, ossia ad artisti come Georg Grosz e Otto Dix.
Egli si volge poi, durante gli anni Cinquanta, nella direzione d’un recupero di forme popolaresche, nelle quali si cala un tema di ironico candore.
Franco Gentilini
Franco Gentilini (Faenza 1909 - Roma 1981)
XX Sec.