Ciro Ferri, Immacolata Concezione

Immacolata Concezione

Immacolata Concezione

La solenne figura della Vergine, in piedi su una falce di luna, indossa un manto azzurro e una tunica rossa ed è circondata da uno sfondo paradisiaco abitato da teste di cherubini. L’iconografia è quella tipica dell’Immacolata Concezione, che si diffuse già nel Cinquecento, molto prima che Pio IX proclamasse il dogma del concepimento di Maria senza il peccato originale. Essa si ispira alla visione che l’apostolo Giovanni descrive nel dodicesimo capitolo dell’Apocalisse: l’apparizione di una donna “vestita di sole”, con la luna sotto ai suoi piedi e una corona di dodici stelle che le cinge il capo.
La magniloquenza barocca di Pietro da Cortona viene qui ridimensionata dall’allievo romano, secondo un’interpretazione misurata ed elegante. L’originale sintesi di elementi tratti dalla pittura di Rubens, del Guercino e di Lanfranco, che il maestro cortonese aveva messo a punto dal terzo decennio del Seicento, viene ripresa puntualmente da Ciro Ferri, che già al suo tempo era considerato l’erede culturale e stilistico dell’artista toscano. Il volto della monumentale figura dell’Immacolata è assai somigliante alla tipologia delle figure femminili del Cortona, derivato a sua volta da un’intelligente lettura dei modelli di Domenichino e, soprattutto, dalla cerea e carnosa bellezza muliebre dell’arte di Simon Vouet.

Artista

Ciro Ferri

Cronologia

Seconda metà del XVII secolo

Materia e tecnica

Olio su tela

Misure

cm 204 x 94

Compilatore

Alessandro Zuccari

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