Carlo Maratti

Carlo Maratti (Camerano, Ancona 1625 – Roma 1713)

Adorazione dei Magi
Adorazione dei Magi

Carlo Maratti fu l’artista più influente della Roma tardo-seicentesca, conteso da papi, cardinali e regnanti europei. Nato a Camerano nel 1625, si trasferì a Roma a undici anni, entrando nella bottega di Andrea Sacchi, di cui divenne l’allievo prediletto e l’erede della prestigiosa tradizione classicista dei pittori bolognesi Carracci, che egli aggiornò con prestiti da Guido Reni, Domenichino, Lanfranco e Bernini. Il suo esordio ufficiale avvenne nel 1650 con il Presepe di San Giuseppe dei Falegnami, seguito dall’Immacolata nella cappella De Sylva in Sant’Isidoro, immagine simbolo della Controriforma. Per le numerose opere mariane fu soprannominato “Carluccio delle Madonne”.
Prediletto da ben sei papi, tra cui Alessandro VII Chigi e Clemente X Altieri, e Clemente XI Albani, fu Principe a vita dell’Accademia di San Luca dal 1699 alla morte. Decorò con grandiose pale d’altare le principali chiese di Roma e d’Italia, affrescando i palazzi Altieri e del Quirinale. Apprezzato in tutta Europa, dipinse per Luigi XIV e l’imperatrice Eleonora d’Asburgo. Fu anche il più quotato ritrattista del suo tempo, come dimostrano i celebri ritratti di papa Clemente IX, del cardinale Antonio Barberini e di aristocratici inglesi in viaggio per il Grand Tour.
Collaborò con grandi paesaggisti e pittori di nature morte, come Gaspar Dughet e Abraham Brueghel, fissando un modello seguito da artisti del Settecento. La sua produzione comprende migliaia di disegni e incisioni, destinati a dipinti, sculture e illustrazioni.
Con il sodalizio stretto con Giovan Pietro Bellori, suo amico e biografo e massimo teorico dell’ideale classico nella Roma del Seicento, egli giocò un ruolo primario all’Accademia di San Luca a Roma, divenendo protagonista nei dibattiti sull’estetica e sull’insegnamento artistico. Onorato in vita da medaglie e importanti titoli, riposa in un monumento funebre da lui disegnato nella Basilica di Santa Maria degli Angeli.

Compilatore

Simonetta Prosperi Valenti

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