L'opera è un mega complesso, stipato di frammenti dall'aspetto ostile e bellicoso, un universo alla deriva e minaccioso che viaggia nelle galassie della più sfrenata fantasia. Si tratta di una parete di dimensioni monumentali secondo il cliché consueto dell'artista che ama esprimersi in formati di grandissime dimensioni. L'opera è stata scelta e commissionata dalla Banca d'Italia per i vasti ambienti del Centro Donato Menichella a Vermicino, inaugurato nel 1999. E' un dittico unito al centro da una specie di cerniera e presenta su ciascuno dei due pannelli delle grandi forme rotonde accampate nella parte centrale; l'una è una superficie piena e levigata, l'altra è costituita da una serie di cerchi interrotti che, intersecandosi danno il senso della rotazione. Le forme rotonde sono come grandi bersagli contro cui si appuntano frecce e lance, aguzze e dentate che s'impigliano nel groviglio dei segni. E' una composizione irta di elementi taglienti e a pettine orientati in più direzioni, sovrapposti e raggruppati in serie, che evocano il moto convulso e incalzante di una battaglia. La vitalità dell'immagine astratta richiama quella animata germinazione di segni e di segmenti tipica delle prime opere informali. ”L'intero “sistema Pomodoro” - scrive Renato Barilli - si regge sullo scontro dialettico tra l'“essere”, cioè brani, momenti di inerte, massiccia materia, e il “nulla” della coscienza, una sorta di principio di svuotamento che introduce pause, vuoti, alleggerimenti, entro la controparte, impedendole di soffocare per troppa pienezza”.
Arnaldo Pomodoro, Movimento in piena aria e nel profondo
Movimento in piena aria e nel profondo
Scultura
XX Sec.
Astratto
Artista
Cronologia
1998
Materia e tecnica
Bronzo
Misure
cm 270 x 1400
Compilatore
Augusta Monferini