Il dipinto si colloca nel momento della più esaltata adesione al movimento futurista, che Marasco identifica nel dinamismo plastico boccioniano. Di esso questa opera riprende il codice scompositivo in volumi di un rude rilievo e di uno squassante movimento, che coniuga nella sua “simultaneità” brani di paesaggio nello sfondo, con costruzioni e figure distribuite a diversi livelli.
In questo assiepato assemblaggio di forme plastiche si riconoscono in effetti alcuni elementi chiaramente iconici, come ad esempio l'animale accovacciato in una zona d'ombra.E' questo un carattere distintivo di Marasco,che inserisce brani figurativi anche in composizioni di stretta osservanza futurista e che durante la sua militanza nel movimento marinettiano coltiverà a lungo,contemporaneamente,la pittura d'immagine Del paese è ancora riconoscibile la facciata di una chiesa con il suo occhio centrale, mentre le strutture verdastre a forma di tuberi all'estremo limite del dipinto possono alludere a colline al di là delle case. I volumi e i piani di colore tra cui si inseriscono fasci di luci taglienti come lame,sono intonati su bruni molto risentiti, memori della sua precedente fase espressionista.Un cielo tormentato dai ventagli di raggi che spiovono dall'alto, chiude la parte superiore del dipinto.
Antonio Marasco, Piazza di paese
Piazza di paese
Dipinto
XX Sec.
Paesaggio
Artista
Cronologia
1919
Materia e tecnica
Olio su tavola
Misure
cm 69 x 54,5
Compilatore
Augusta Monferini