La tela costituisce il pendant di Ester condotta al palazzo di Assuero e descrive un altro celebre episodio narrato nell’Antico Testamento. Mentre Salomone era intento alla costruzione del Tempio di Gerusalemme, la regina di Saba fu così affascinata dalla fama del re e della sua sapienza da intraprendere un lungo viaggio per fargli visita. L’incontro tra i due sovrani è posto sulle rive di una immaginaria città portuale. La regina è accompagnata da un folto seguito che porta ricchi doni. Sulla destra, Salomone la accoglie uscendo da un monumentale arco di trionfo che intende alludere al Tempio e alla reggia salomonica.
La scena è costruita in modo inverso rispetto al quadro gemello con la storia di Ester. In questo caso, infatti, è il lato destro della tela ad essere colmata da un’imponente prospettiva architettonica, un genere pittorico del quale Salucci fu uno dei massimi esponenti. Gli edifici rimandano sia all’architettura dell’età classica, sia ai palazzi romani del tardo Cinquecento che l’artista fiorentino aveva ammirato durante il suo lungo soggiorno nella città pontificia. E’ inoltre evidente il rapporto con i paesaggi d’impronta classicista realizzati attorno alla metà del Seicento da Claude Lorrain, dipinti che Salucci ebbe modo di vedere nelle collezioni romane.
Alessandro Salucci, Incontro tra Salomone e la regina di Saba
Incontro tra Salomone e la regina di Saba
                            XVII Sec.
                         
                         
                            Dipinto
                         
                         
                            Biblico - Storico - Mitologico
                         
                
                         
                            Artista
                            
                         
                
                   Cronologia
                   
                Primo quarto del XVII secolo
                   Materia e tecnica
                   
                Olio su tela
                   Misure
                   
                cm 120 x 169
                   Compilatore
                   
              
	
	Alessandro Zuccari