Il dipinto, pensato come pendant dell’Incontro tra Salomone e la regina di Saba, rappresenta la conclusione della vicenda di Ester, narrata nell’omonimo libro dell’Antico Testamento. Il popolo ebraico era stato colpito da un editto di persecuzione emanato da Aman, perfido consigliere del re persiano Assuero. Mardocheo, funzionario della corte reale e zio di Ester, decise di inviare la bella nipote, da poco divenuta sposa del sovrano, per ottenere la revoca della legge sanguinaria. Il dipinto raffigura proprio il momento in cui la donna, accompagnata da alcune persone del suo seguito, sta per entrare nel palazzo dello sposo. La scena è ambientata sulle rive di un porto, che si intravede sulla destra, mentre a sinistra il pittore ha raffigurato un monumentale edificio porticato che allude alla residenza del sovrano persiano.
Alessandro Salucci divenne celebre tra i suoi contemporanei per la realizzazione di elaborate prospettive architettoniche, la cui qualità è confermata anche da questo dipinto. La luce fredda e radente crea un marcato effetto chiaroscurale sulle costruzioni di sinistra. I personaggi in primo piano probabilmente appartengono alla mano di un altro pittore. Salucci, infatti, era solito affidare ad altri l’esecuzione delle figure umane, come talvolta fece con Jan Miel e Michelangelo Cerquozzi.
Alessandro Salucci, Ester condotta al palazzo di Assuero
Ester condotta al palazzo di Assuero
Dipinto
XVII Sec.
Biblico - Storico - Mitologico
Artista
Cronologia
Primo quarto del XVII secolo
Materia e tecnica
Olio su tela
Misure
cm 120 x 169
Compilatore
Alessandro Zuccari